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Pirelli 39: il nuovo progetto di DS+R e Stefano Boeri Architetti a Milano

Al bando, indetto da COIMA SGR il 25 novembre 2019, hanno preso parte 359 studi di architettura, landscape/urban design e ingegneri, per un totale di 15 Paesi.

 

Sono Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti i vincitori del concorso indetto il 25 novembre 2019 da COIMA SRG per il progetto del complesso di edifici a Milano in via Pirelli 39, al centro dell’area Porta Nuova. L'intervento di riqualificazione si inserisce nel processo di rigenerazione dell’intero quartiere partito con Gioia 22, che si completerà nei prossimi anni con lo sviluppo dei progetti Pirelli 35 e Gioia 20.

La proposta presentata da DS+R e Stefano Boeri prevede il recupero della torre esistente (di cui verrà mantenuta l’originale destinazione a spazi uffici) e dell’edificio a ponte su Melchiorre Gioia, ma anche la creazione di una nuova torre. Stefano Boeri ha dichiarato: "Il nostro progetto riporta in vita un nobile edificio (l'ex Pirellino), propone una torre dove la Botanica si intreccia con l'architettura e inventa con il nuovo Ponte/Serra uno spazio verde aperto a tutta la città. In un periodo così difficile, questo progetto rilancia nel mondo la visione di una Milano che scommette sul futuro e affronta con coraggio le grandi sfide della crisi climatica."

Pirelli39

L’edificio a ponte, oggi percepito come un “muro” di separazione su via Melchiorre Gioia, verrà svuotato e reso più leggero, pur conservando la sua potenza architettonica. Diventerà un hub a servizio della città: uno spazio aperto dedicato ad eventi, mostre, dotato di aree incontri e wellness, un laboratorio sull’impatto climatico e ambientale, ed estensione della Biblioteca degli Alberi. Punto centrale della trasformazione dell’edificio sarà la green house, una vera e propria serra della biodiversità.

Pirelli39

La nuova torre residenziale si ergerà su 1.700 metri quadri di vegetazione, distribuita sui diversi piani in modo che le fioriture trasformino i colori dell’edificio col variare delle stagioni. Questo intervento assorbirà 14 tonnellate di Co2 e produrrà 9 tonnellate di ossigeno l’anno, regalando i benefici di un bosco di 10 mila metri quadrati. Grazie ai rivestimenti in pannelli fotovoltaici, la torre sarà inoltre in grado di autoprodurre il 65% del proprio fabbisogno energetico, nel segno dell'innovazione e della sostenibilità.

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