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Saba

A Personal Living Experience

Saba viene fondata nel 1987 da Amelia Pegorin a S. Martino Di Lupari, in provincia di Padova e da allora dedica la sua ricerca progettuale alla cultura del relax.
“A personal living experience” non è un semplice slogan, ma un vero e proprio mood, un approccio esistenziale diventato un’avventura imprenditoriale.

Quello di Saba è un brand tutto al femminile, dal team che lo anima alle collaborazioni di cui si nutre. Saba è tra le poche aziende nel panorama del settore ad essere guidata da una imprenditrice, Amelia Pegorin, che ha condotto l’azienda al successo attraverso una spiccata sensibilità creativa ed un approccio “umanistico” alla gestione d’impresa che mette sempre il cliente al centro del progetto.
Nel 2008, l’ingresso in azienda della figlia, Alessandra Santi, nel ruolo di Responsabile della comunicazione, contribuisce a delineare il nuovo volto del brand e incrementarne la visibilità a livello internazionale.

Per Saba un prodotto di design non deve solo avere delle caratteristiche eccellenti sotto il profilo tecnico, ma deve anche rispondere ai bisogni reali del consumatore e contemporaneamente sollevare emozioni estetiche per appassionare il pubblico.


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Design Week

Il ruolo di Milano per il design
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Pensare alla città di Milano riporta immediatamente al Design (e alla cultura in generale), se fosse una figura retorica sarebbe sicuramente una sineddoche, una parte per il tutto… Il luogo per antonomasia dove in Italia le cose prendono forma, anche se la loro ideazione e creazione avvengono altrove. Motivo per cui il nostro prossimo obiettivo è l’apertura di uno showroom a Milano, dopo quello di Shangai da poco confermato. Quello che contraddistingue Milano è la forte rete di relazioni legate al settore Design, l’energia e la volontà di rinnovarsi, promuovendo formats e scenari sempre nuovi, Fuorisalone.it ne è una prova.

Siete entrati da poco a far parte di un importante gruppo, quanto è importante per i brand del design made in italy competere a livello internazionale con la forza e la visione di un gruppo?
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Il particolare periodo storico e la situazione economica che stiamo vivendo ci hanno permesso di cogliere a pieno tutti i risvolti positivi del far parte di un Gruppo. IDB ha messo a fattore comune le tante competenze che ciascuna azienda porta in dote, beneficiando dell’opportunità di avere molti più elementi di analisi e flessibilità nella gestione degli scenari: l’essere un Gruppo consente un confronto più veloce e a più ampio raggio. L’Italia vanta nel design un riconosciuto vantaggio competitivo ed eccellenti competenze creative e di prodotto, ancora non sufficientemente sfruttate. Essere parte di un Gruppo crea indiscussi vantaggi in termini di crescita culturale, networking e strategia per crescere a livello internazionale.

Collaborazioni con Marras, cataloghi che sono racconti tra arte, design e teatro, quali sono gli obiettivi di marca per Saba.
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Poter comunicare cultura, lasciare una traccia emotiva, sondare nuovi territori espressivi attraverso collaborazioni artistiche, per noi è diventato fondamentale. La ricerca progettuale è al centro del nostro “fare” ma crediamo nell’importanza di una comunicazione innovativa e personale per amplificare il “sentire”. Vendiamo prodotti ma soprattutto suggestioni, visioni ed emozioni.

Quali sono le caratteristiche di base a cui deve rispondere un prodotto Saba?
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Per Saba un prodotto di design non deve solo avere delle caratteristiche eccellenti sotto il profilo tecnico, ma deve anche rispondere ai bisogni reali del consumatore e contemporaneamente sollevare emozioni estetiche per appassionare il pubblico.
Ciò che caratterizza Saba è lo stile inconfondibile di coniugare ogni forma alla poesia del colore e alla materia del tessuto.

Che ruolo ricoprono i social media nella strategia di comunicazione dell’azienda.
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I social media (per noi in primis instagram) sono il volto dell’azienda, quello più immediato e sfaccettato, un luogo estremamente flessibile dove riusciamo a comunicare la pluralità dei volti dell’essere Saba. I social media sono anche un mezzo estremamente efficace per interagire con il nostro pubblico in modo diretto, come ha dimostrato la campagna #MySabaHome, il recente progetto che abbiamo lanciato sui nostri socials durante il lockdown, per consolidare il rapporto con la nostra community.

Come pensi che il digitale possa supportare l’evento fisico, dal Fuorisalone al lancio di nuovi prodotti durante l’anno in showroom?
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Questa crisi ha fatto emergere in tutta evidenza la necessità di accelerare i processi di digitalizzazione per consentire di superare il baratro delle distanze.
Il progetto creativo però è fatto di esperienza sensoriale, interazione con l’oggetto, suggestioni tattili e visive ed è questa umanizzazione evoluta dei nostri prodotti che va salvaguardata nei nuovi modelli di business tecnologici.
In sintesi, se sapremo tradurre in un linguaggio efficace la il modo di comunicarci attraverso il digitale e contemporaneamente sapremo salvaguardare i valori straordinari del nostro fare, potremo essere pionieri di un futuro straordinario.



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 15 giugno 2020