Brand Kartell

Nei suoi settant’anni di storia, Kartell ha posto la sua attenzione al tema della ricerca, dell’innovazione e dei processi evolutivi della tecnologia. Qualità, design, prodotto industriale hanno tracciato il percorso che partendo dagli oggetti di funzione per uso domestico che hanno rivoluzionato la storia del design del dopo guerra, è arrivato fino alla realizzazione dei più sofisticati prodotti che combinano tecnologia produttiva e materiali innovativi come il carbonio o il biopolimero. La storia si intreccia con l’impegno e la passione di tre generazioni attive nello sviluppo e nell’evoluzione del marchio che oggi vanta 150 Flagship Store, 850 spazi Kartell e 1.500 clienti nel mondo. 

Fondata da Giulio Castelli nel 1949, in quegli anni Kartell muove i primi passi nella realizzazione di quel design che sarebbe diventato la bandiera del Made in Italy. Intorno all’azienda, al suo esordio, lavorano i grandi nomi del design e dell’architettura di allora, prima fra tutte Anna Castelli Ferrieri, moglie di Giulio, una delle prime donne architetto e poi Gino Colombini, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Joe Colombo, Marco Zanuso, Gae Aulenti, Richard Sapper, Giotto Stoppino e Ignazio Gardella. Kartell ha inoltre alimentato negli anni ‘70 un centro di innovazione in tema di comunicazione, un altro elemento che storicamente per il brand è strettamente connesso con il processo evolutivo dei suoi prodotti di quegli anni. 

Nel 1988 l’azienda è acquisita da Claudio Luti, genero di Giulio e Anna Castelli, che arriva dal mondo della moda. La sensibilità maturata alla Maison Versace con l’amore per la perfezione e il gusto, si trasforma in una nuova vita per il brand. Luti chiama a sé designer e architetti come Philippe Starck, Ron Arad, Antonio Citterio, Ferruccio Laviani, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Mario Bellini, Alberto Meda e Vico Magistretti, grazie ai quali nascono quei prodotti che diventeranno presto simbolo del marchio. Il rinnovato approccio con i materiali detta la rotta e i momenti di svolta di Kartell: la loro elaborazione, manipolazione e arricchimento consente di arrivare a un prodotto finale che, seppur interamente in plastica, assume connotati mai visti in precedenza. La sedia Maui, la libreria Bookworm, i carrelli Battista e Gastone, la cassettiera Mobil, sono i prodotti che rompono gli schemi e si impongono come fortemente innovativi. 

La svolta avviene quando, dopo anni di ricerca e grazie a un’innovazione rivoluzionaria, Kartell nel 1999 è la prima azienda al mondo ad utilizzare il policarbonato per produrre oggetti di arredo. Il risultato è La Marie, una sedia completamente trasparente dal design moderno e minimale a cui segue la Louis Ghost, ancora oggi uno dei best seller di Kartell. Da questo momento l’azienda sviluppa e approfondisce il tema della trasparenza che l’ha resa unica e originale e prosegue la ricerca nello studio delle superfici e delle forme, partendo dall’uso di tecnologie nuove e materiali performanti che hanno consentito di arrivare alla realizzazione di prodotti come la sedia Masters e altamente tecnologici come la sedia Piuma, ultraleggera e sottile grazie all’utilizzo della fibra di carbonio e la poltroncina SmatriK, realizzata con un innovativo processo ad iniezione che consente di creare una struttura tridimensionale. Accanto alla divisione habitat, Kartell riapre la divisione illuminazione scrivendo un nuovo capitolo della storia del design della luce. Le lampade, come FL/Y, Bourgie, e più recentemente Battery, Planet, Kabuki, Lantern e Space sono meritevoli di aver connotato lo stile del marchio e di averne decretato la riconoscibilità in tutto il mondo. 

La Kartell di oggi è un’azienda proiettata al futuro dove accanto a Claudio Luti si sono affiancati i due figli Lorenza e Federico, provenienti ciascuno da esperienze esterne dopo gli studi universitari, che oggi ricoprono rispettivamente i ruoli di Direttore Marketing e Retail e di Direttore Commerciale. 

L’azienda ha ampliato i suoi orizzonti con nuove divisioni e nuove famiglie di prodotti, introducendo nuove linee da quella soft a quella specificatamente pensata per l’outdoor, continuando sempre la sua evoluzione con l’utilizzo di materiali diversi da quello plastico e la sperimentazione di nuove tecnologie. 

Raccontare la storia di un’azienda significa entrare nel suo percorso strategico, analizzare le sue tappe evolutive, la sua immagine e Kartell in settant’anni, tenendo ferma la sua missione, ha dimostrato di saper cambiare, prevedendo i mutamenti di gusto e le esigenze di un mercato e di un cliente internazionale capace di scegliere e di mescolare. É stata prima ad usare la plastica nell’arredo, si è posizionata nell’alto di gamma e ha giocato con il colore, ha inventato la trasparenza e poi è passata al tessile, ha lavorato con designer della moda e artisti di calibro internazionale, da Bob Wilson a Lenny Kravitz. Ha realizzato collezioni di moda con Normaluisa, Alessandro dell’Acqua per N°21, Moschino, Christian Lacroix e Paula Cademartori ed è entrata nel mondo della Tavola, del Bagno e delle Fragranze. 

Per illustrare tutto questo, nel 1999 ha aperto un Museo per celebrare cinquant’anni di attività di Kartell e raccontare lo straordinario connubio tra plastica e design, rinnovato nel 2015. Contenitore di 1000 oggetti, il Museo Kartell si estende per circa 2500 mq all’interno dello spazio perimetrale dello stabilimento progettato da Anna Castelli Ferrieri e Ignazio Gardella, a Noviglio. Un originale percorso espositivo, ideato da Ferruccio Laviani che offre ai visitatori l’opportunità di una lettura immediata: la collezione è disposta in ordine cronologico su tre piani e all’interno di una tavola sinottica strutturata secondo le seguenti chiavi di lettura: manifestazioni, design, tecnologia e comunicazione. 

Se per raccontare la propria storia Kartell si avvale del museo aziendale, per illustrare il suo presente, il marchio svolge un eclettico e intenso lavoro di comunicazione, attraverso mostre, allestimenti, eventi e attività di co-marketing che coinvolgono sia la rete di negozi presenti in tutto il mondo sia i canali dei social media. La Kartell di oggi è un’azienda proiettata verso il futuro, internazionale, tecnologica e concentrata sullo sviluppo della distribuzione retail e online, sul servizio al cliente e sulla crescita del comparto contract. Negli ultimi anni la comunicazione di Kartell si è focalizzata molto sul web, attraverso le pagine ufficiali del brand che vedono una costante crescita del numero dei fan e un alto tasso di coinvolgimento e interazione, a testimonianza dell’empatia che il pubblico ha nei confronti di Kartell e dei suoi prodotti. 

I negozi monomarca Kartell fanno da amplificatore del marchio attraverso allestimenti speciali che cambiano quattro, sei volte l’anno o eventi dedicati realizzati in occasione della settimana del Salone del Mobile. La sua rete retail diretta e in franchising è in continua espansione con aperture sempre più strategiche in Paesi che consolidano la sua leadership mondiale. La strategia Kartell lavora da sempre sulla multicanalità, offrendo un’esperienza di acquisto coerente online e offline. La piattaforma e-commerce è stata lanciata nel 2014. La rete di vendita diretta e indiretta online è globale e oggi Kartell sta sviluppando anche nuove partnership per USA e Cina. 

Al centro della Kartell di oggi c’è inoltre una forte dedizione volta a sottolineare il suo impegno per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente attraverso il manifesto industriale “Kartell loves the planet”. La passione per l’eccellenza, che guida lo sviluppo di Kartell dalle sue origini, porta l’azienda a mettere al centro la responsabilità per l’ambiente e l’attenzione alle buone pratiche di sostenibilità. L’intera filiera del processo produttivo vede Kartell impegnata a salvaguardare l’ambiente e a rispettare i protocolli di sostenibilità. Ogni giorno Kartell si impegna direttamente e totalmente nel fondare le basi e costruire la sua storia che è la storia dei suoi prodotti pensati e progettati grazie a partnership e investimenti in innovazione tecnologica, soluzioni creative e nuovi materiali sempre più performanti e altamente eco-friendly. 

Per celebrare questa storia lunga 70 anni, Kartell, in occasione del Salone del Mobile, momento centrale del lavoro dell’azienda, inaugura la mostra “The Art Side of Kartell”, nata da un progetto di Ferruccio Laviani, che ne firma la curatela insieme a Rita Selvaggio, ospitata nelle stanze del Palazzo Reale di Milano dal 10 aprile al 12 maggio. Attraverso il percorso narrativo che include alcuni dei capitoli più importanti della produzione Kartell, la mostra rappresenterà, con il linguaggio delle opere e degli oggetti esposti, il rapporto di contemperanza reciproca tra il mondo dell’Arte e Kartell. 

via Filippo Turati, 1
20121 - Milano (MI)
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