Progetto 2023

Porta Venezia Design District 2023


L’ALTRO distretto nasce con l’obiettivo di tracciare e raccontare una trama urbana differente per comunicare in modo contemporaneo una visione altra del design

L’ALTRO distretto
Made to be different made to be l’Altro

45°28’27.77’’N 9° 12’18.04’’E
Le coordinate non indicano solo l’area che identifica Porta Venezia Design District, ma una nuova estensione di pensiero per un approccio differente ad un progetto distrettuale che vede nel design l’espressione principale, ma non esclusiva, della sua unicità.

Porta Venezia Design District, L’ALTRO distretto, infatti, nasce con l’obiettivo di tracciare e raccontare una trama urbana differente per comunicare in modo contemporaneo una visione altra del design, in dialogo con il contesto e i valori che rappresenta, sullo sfondo di una costellazione di landmark milanesi, altamente rappresentativi.

Un territorio storico milanese ma proteso al futuro, depositario delle varie stratificazioni socioculturali della città riscontrabili nei vari elementi che lo caratterizzano, dalle architetture storiche alle evoluzioni sociali più contemporanee: un sistema cittadino dove il cambiamento è una reazione spontanea, serpeggiante nei suoi quartieri e nel reticolo delle sue vie.

Rispecchiando l’inclusività e la diversità, caratteristiche intrinseche del quartiere, il neo distretto intende inglobare molteplici ambiti differenti tra loro all’interno del concetto di design, inteso nel senso più ampio di ideazione e progettazione, quasi un catalizzatore dei fermenti che qui scaturiscono.

Espressione di una città in continua evoluzione e trasformazione, il quartiere di Porta Venezia si è affermato negli anni come distretto cosmopolita, inclusivo, dall’animo ribelle; peculiarità che la creazione de L’ALTRO distretto intende valorizzare, focalizzando l’attenzione su aspetti di unicità e particolarità. L’ asse viario che attraversa storicamente il cuore di Porta Venezia e che collega urbanisticamente il centro città alla prima periferia, contribuisce, insieme alla combinazione unica di architetture, storie ed etnie presenti sul territorio, a rendere il quartiere capace di raccontare i tanti volti di Milano.

“Porta Venezia Design District nasce con la volontà di valorizzare e celebrare la diversità e l’unicità di un’area di Milano attraverso il linguaggio contemporaneo del design. Abbiamo studiato il territorio milanese e identificato in Porta Venezia un territorio fertile, dove poter strutturare progettualità innovative. La presenza di MEET Digital Culture Center – il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo – e i progetti di riqualificazione urbana che, nel 2026, vedranno protagonista quest’area della città, il MNAD, Museo Nazionale Arte Digitale e di LOC, Loreto Open Community ci consentono, inoltre, di guardare avanti intraprendendo un percorso di crescita che guardi al futuro. Il nostro obiettivo, in questo anno zero, è creare valore coinvolgendo attivamente le community del territorio, sviluppando una progettualità che non si esaurisca soltanto nel Fuorisalone”. Racconta Marco Samorì, team Creative Direction Mktg&Comms Porta Venezia Design District.

“Porta Venezia è un’area di Milano eterogenea, dall’animo vibrante che ha come prerogativa indiscutibile il carattere d’inclusione. La diversità delle culture e le persone che animano il territorio ne ispirano questo “altro” carattere. L’antropologo e scrittore Marco Aime dà della parola altro una definizione che è stata per noi una significativa fonte di ispirazione: […] coloro che definiamo “altri” sono spesso il prodotto di una nostra costruzione e non una realtà oggettiva. Perché allora costruire l’altro? Perché è indispensabile per definire “noi”. Noi siamo ciò che l’altro non è ed è per questo che spesso, troppo spesso, configuriamo l’altro come icona di ogni male. Abbiamo bisogno dei cattivi, per pensarci buoni […]*. La definizione ha acceso una riflessione evidenziando l’importanza e la necessità, ancora oggi, di caricare la parola altro di accezioni positive. L’impegno nel perseguire la nostra visione trova nel concetto di altro design, inteso nel suo significato più puro di progettualità, la propria attuazione: l’esaltazione della diversità, tramite la coesistenza di codici espressivi e linguaggi differenti, risulterà essere nella sua concreta espressione inclusiva”. Continua Carlo Barbarossa, team Creative Direction Mktg&Comms del distretto.

Conclude Tommaso Francavilla, team Location Scouting e Management del Porta Venezia Design District. “Il quartiere di Porta Venezia sorge in una posizione strategica, in quanto collega il centro città alla prima periferia, coinvolgendo le zone più nobili come quelle di Palestro e del Quadrilatero del Silenzio, fino a Lima e alle prime periferie del distretto. L’ubicazione del quartiere permette quindi di lavorare sul concetto di integrazione che è già intrinseco nel territorio. Con una selezione di location inedite e uniche, il nuovo distretto vuole offrire una diversa interpretazione degli ambienti e dello spazio e una fruizione del design, che vedrà il pubblico protagonista”.

Il distretto, alla sua prima edizione, desidera avviare importanti collaborazioni sul territorio. Supporter di Porta Venezia Design District 2023 sono:

  • MEET Digital Culture Center, diretto da Maria Grazia Mattei, Fondatrice e Presidente;
  • RAFFLES MILANO – Istituto di Moda e Design diretto da Carlo Forcolini, Compasso d’Oro alla carriera;
  • MNAD Museo Nazionale Arte Digitale, in apertura nel 2026, diretto da Ilaria Bonacossa, ex direttrice Artissima, Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino;
  • Associazione Commercianti di Corso Buenos Aires Milano ASCOBAIRES e l’Area Rete Associativa CONFCOMMERCIO presieduta dal cav. Gabriel Meghnagi;
  • Associazione Commercianti Porta Venezia Milano Rainbow District presieduta da Paolo Sassi.

 

TUTTE LE (INTER)FACCE DEL DESIGN e le AZIENDE

L’ALTRO Distretto punta l’attenzione sul design inteso nei suoi molteplici sviluppi.

L’innovazione tecnologica e digitale caratteristica fondamentale di MEET - centro nevralgico e headquarter di Porta Venezia Design District - che, durante la design week, presenta, insieme a MNAD, l’esperienza immersiva EVERYTHING (2021) by NOHLAB; FUTURE IMPACT, il progetto curato da Tony Chambers e Maria Cristina Didero, che coinvolge sei tra i più celebri designer di Singapore che illustrano come l’interazione tra design e tecnologia possa influire positivamente sul futuro, generando soluzioni innovative e rivoluzionarie. Moooi che con il progetto A Life Extraordinary esplora realtà fisiche e digitali creando nuove esperienze attraverso tecnologie avanzate.

Il design come percorso formativo e inclusivo e la promozione dei talenti emergenti ben rappresentata da RAFFLES MILANO con la mostra Dove va il Design?, da LEROY MERLIN che presenta l’installazione Leroy Merlin Open House, a new and open way of living nato dalla collaborazione con il Politecnico di Milano che promuove il design inclusivo per la diversità, l’efficientamento energetico e la sostenibilità sociale. REMIGIO ARCHITECTS con Living Choices - essere e abitare il cambiamento esplora i temi dell’inclusività, della sostenibilità sociale e del green design, collaborando con gli studenti di NABA, le cui idee si trasformeranno in parte dell’allestimento.

La sostenibilità e le soluzioni circolari. ALCANTARA che attraverso tre portali realizzati con rimanenze di impalcature e tessuti, vuole mostrare come sia possibile dare una nuova vita a materiali di scarto mediante il riciclo. BIRO’ ITALIA si orienta sulla mobilità sostenibile (shared, electric e micro) realizzando un’installazione itinerante. Con Birò - l'Altro Elettrico “moving” design tra le via di Milano, una serie di veicoli, decorati con grafiche realizzate dagli studenti dell’ Istituto moda e design RAFFLES Milano invaderanno la città. BROMPTON JUNCTION MILANO con la sua famosa bici pieghevole, Made in England, muove appassionati in tutto il mondo e sarà partner nella mobilità in zona.

La promozione del Made in Italy e l’attenzione alla manifattura e dei materiali con WonderGlass che celebra la magia del vetro, l’artigianalità italiana e la tradizione veneziana, raccontando i gesti autentici degli artigiani e le intuizioni dei designer attraverso le tre tecniche di lavorazione dei Mastri vetrai - soffiatura, fusione e colatura. MC+ è un nuovo brand con DNA italiano, ma sede negli Stati Uniti, che mette insieme una collezione di pezzi limited edition ‘tra arte e design’, utilizzando solo maestranze italiane. L'attenzione ai dettagli e l'utilizzo dei materiali di scarto è al centro del progetto Estetiche Sommerse, progettato dallo studio di design multidisciplinare CARA \ DAVIDE su invito e con la supervisione produttiva di PARK ASSOCIATI. DELCOURT COLLECTION e COLLECTION PARTICULIERE (Fondazione Mudima) che presentano alcuni complementi di arredo che ruotano intorno all’utilizzo dei materiali, alle lavorazioni e alle competenze artigianali.

DESIGNER e CURATORI

Provenienti dall’Italia, Australia, Dubai, Francia, Messico, Olanda, Spagna, Turchia, UK, Stati Uniti, Singapore, sono più di 60 i protagonisti che, quest’anno nel distretto, fanno del design un’eccellenza: Nina Zupanc e Andrés Reisinger (Moooi), Snarkitecture per Gufram, Armature Globale per On Running, Formafantasma per Tacchini, Panter & Tourron per XL Extralight, Willo Perron, Devon Turnbull e Snowcrash, Alessio Ascari, Paul Cournet (Capsule | Capsule Plaza). Maria Cristina Didero e Tony Chambers (FUTURE IMPACT), Ilaria Bonacossa (MNAD), Maria Grazia Mattei (MEET) Jean Blanchaert, Paul Cocksedge, Tom Dixon, Elisa Ossino, John Pawson, Elena Salmistraro, studiopluz, Bethan Laura Wood e Dan Yeffet (WonderGlass). CARA \ DAVIDE (PARK ASSOCIATI), Cardenio Petrucci e Mattia Biagi (MC+), NOHLAB (EVERYTHING 2021), Remigio Architects, Christophe Delcourt e Mathieu Delacroix (FONDAZIONE MUDIMA), Studiopepe (ALCANTARA), Marianna Kennedy, Giulio Iacchetti (Padiglione d’arte - FONDAZIONE LUIGI ROVATI), Morris Spagnol (La “GRANDE MELA” di EVA), Futuresigns (MOVIMENTO ‘MERGING and EMERGING’).

 

MORE INFO ABOUT THE LOGO:
Il logo rappresenta alcuni dei luoghi iconici del quartiere: i due quadrati i Bastioni di Porta Venezia, il cerchio il Civico Planetario Ulrico Hoepli, il rettangolo il Museo Civico di Storia Naturale di MilanoForme differenti costruiscono una visione comune, una forte identità che vede nella diversità e nell’eterogeneità un valore aggiunto.

*fonte: Definizioni d’autore Zanichelli https://dizionaripiu.zanichelli.it/cultura-e-attualita/definizionidautore/altro/


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Porta Venezia Design District è un progetto di FLOAT in ideas e NONSOLOLOFT

Contatti
Porta Venezia Design District
FLOAT in ideas, Via Artistide De Togni 25
20129 Milano

www.portaveneziadesigndistrict.com/
info@portaveneziadesigndistrict.com
Tel. 02 36758707