Designer Anita Zampaglione | id*ad

Nata a Monza, sin da piccola si distingue per le sue capacità artistiche. Consegue dapprima il diploma di maestro d’arte e poi di interior designer. Apprende le tecniche dell'intaglio e dell'intarsio con esecuzione di particolari decorativi e restauro dei mobili. Negli anni collabora nella realizzazione di carri allegorici di Carnevale, partecipa a diverse mostre di pittura, riceve riconoscimenti e premi. Ha acquisito conoscenze sull’uso dei colori e delle luci, sulla composizione e le caratteristiche di tessuti e materiali e sulle proprietà degli elementi decorativi e scenografici e di organizzazione di spazi e superfici. Vetrinista e Visual Merchandise, crea e realizza l’esposizione e l’ornamento delle vetrine di diversi esercizi commerciali. A solo 18 anni progetta il primo interno per una torrefazione e cura in prima persona ogni step del lavoro: briefing col cliente, spazio dell’intervento (misure e fotografie), primi schizzi e moodboard, definizione del progetto e disegni esecutivi, scelta dei materiali, dei fornitori e preventivi, il calendario dei lavori e la realizzazione. Ha progettato elementi d’arredo per negozi con lavorazioni in forex, plex e dibond, collaborando con diverse aziende. Ha progettato elementi d’arredo per privati. Ad oggi continua nella sua professione di progettazione di spazi interni ed aree esterne. L’attenzione ad una società in continua evoluzione e il suo spiccato senso estetico la inducono alla ricerca sempre di nuove esaltazioni del bello senza mai privare ogni sua opera anche dell’aspetto funzionale. La passione per la professione svolta, determina ancora oggi il suo costante impegno e studio per conseguire nuovi titoli accademici studiando presso la facoltà di architettura.

 

AZ17#3

AZ17#3: la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto seguite da un numero identificativo, assegnato in maniera univoca, per battezzare la poltrona dal gusto apparentemente avveniristico della designer Anita Zampaglione. 

Sedile, schienale e bracciolo in legno multistrato annegati in schiuma di poliuretano espanso ignifugo e poi rivestiti successivamente con fibra termo legata e tessuti traspiranti.
Nella combinazione ottimale tra pretese estetiche e di design, nella ricercatezza dei materiali si cela l’ostentazione dell’ossimoro! 

L’estro, l’inventiva, coniugano due concetti in opposizione tra di loro:
le inveterate abitudini di concezione di una seduta determinano il prevaricare di un’infossatura rivolta all’interno verso lo schienale ed è qui che si palesa l’ossimoro poiché in baffo ad ogni convenzione di struttura l’ AZ17#3 propone invece un’infossatura che volge in avanti e il cuscino quadrato irregolare o ad esagono compensa il difetto intenzionale.
L’AZ17#3 ha tratti somatici decisi, concepita da rotazioni e intersezioni di triangoli che definiscono ogni sua parte: schienale, seduta e braccioli. Sembra evocare altra epoca oppure diviene arredo futuristico grazie alle variegate combinazioni di tessuti o pellami, mentre alluminio saldato, verniciato, ottone o acciaio sono i materiali per gambe e braccioli.

 
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