Simone Luciani vince il premio internazionale Board Game Designer of the Year a Lucca Comics & Games 2024, confermandosi tra i migliori nel settore dei giochi da tavolo
Nell’ultima edizione di Lucca Comics and games è stato consegnato per la prima volta il premio Board Game Designer dell’anno, e il vincitore è stato Simone Luciani. Nella motivazione della giuria emerge che l’autore marchigiano “nel periodo di riferimento ha alimentato con costanza e qualità il mercato del gioco da tavolo con la capacità di spaziare con eclettismo tra ambientazioni e generi molto differenti, riferendosi alle famiglie come ai giocatori più esperti”. Per l’occasione abbiamo fatto qualche domanda a Simone.
Fuorisalone: Innanzitutto, due parole su di te.
Sono un game designer specializzato nel segmento dei giochi da tavolo. Ho pubblicato il mio primo gioco nel 2009 e, da allora, oltre trenta titoli portano la mia firma sugli scaffali, distribuiti da diversi editori. Dal 2013 collaboro con Cranio Creations, dove, oltre a essere socio, ricopro il ruolo di Head of Development e Lead Designer, occupandomi della selezione e dello sviluppo dei giochi.
Fuorisalone: Cosa fa e come si diventa un Board game designer?
La mia crescita come designer è stata fortemente influenzata da alcuni principi. Per me, è essenziale giocare molto, sperimentare giochi diversi e, durante il gioco, porsi le domande giuste. È altrettanto importante condividere il proprio lavoro, confrontarsi con altri designer, mettersi in discussione e sperimentare nuove strade.
Fuorisalone: Qual’è il tuo punto di vista sullo stato del mercato dei Board game?
È un periodo complesso per il settore dei giochi da tavolo. Negli ultimi cinque anni, c’è stata un’esplosione del settore in ogni direzione: il boardgame ha ora molta più visibilità, un pubblico ampio e una grande diffusione. Questo ha portato a una crescita esponenziale di autori, editori e titoli, creando un mercato ipercompetitivo e saturo. Oggi, per un editore, è difficile garantire lunga vita a un gioco, e i titoli che riescono ad avere una ristampa sono sempre meno. Tuttavia, sono ottimista: c’è grande fermento creativo e culturale intorno al mondo del gioco.
Fuorisalone: Quali potenzialità possiede il gioco da tavolo come linguaggio per le aziende?
Oltre al gioco, si è diffusa anche la cultura della gamification, ossia l’integrazione di elementi ludici in contesti diversi. Con il tempo, abbiamo compreso che il divertimento accelera l’apprendimento, rende le persone più produttive e motivate. Di conseguenza, integrare elementi ludici in contesti lavorativi è una scelta sempre più frequente. Il gioco, inoltre, favorisce l’aggregazione, stimola la creatività e la comunicazione, rivelandosi uno strumento efficace per il team building. Infine, creare un gioco da tavolo sul proprio brand, oggi, consente di veicolare contenuti in modo molto più incisivo rispetto a dieci anni fa.
Tag: Game Design News Interviste
© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 13 novembre 2024