La Joseph&Anni Albers Foundation e AMO, la nuova piattaforma della co-fondatrice di Design Miami Ambra Medda e la creative textile consultant Veronica Sommaruga, presentano Teatro Albers.

Attraverso i loro insegnamenti e la loro arte, Joseph e Anni Albers hanno trasformato il modo di vedere delle persone. Tra le loro convinzioni più influenti: che la sperimentazione è l'oggetto dell'educazione e che si può andare ovunque da qualsiasi luogo.

Teatro Albers presenta le opere del designer londinese Marco Campardo e della maestra tessitrice pisana Laura de Cesare, che sono state riunite in riconoscimento del loro comune abbraccio al design sperimentale e orientato al processo. In mostra anche divisori per ambienti tessuti su larga scala, ispirati alle opere distintive di Anni create per la sua mostra personale del 1949 al Museum of Modern Art di New York.‍

‍Teatro Albers si svolge nello spazio teatrale di un convento e scuola di suore, l'Istituto Marcelline Tommaseo. Sia Medda che Sommaruga hanno frequentato questa scuola da bambini e questi legami personali, insieme agli obiettivi educativi della mostra, hanno consentito l'accesso a questo spazio speciale. Agli studenti e ai visitatori saranno offerti laboratori e lezioni sulla tessitura, sulla teoria del colore e sul lavoro degli Albers. L'Istituto è lo scenario perfetto per esplorare i valori degli Albers e il loro impegno per l'educazione e per sottolineare l'importanza dello scambio di conoscenze nella coltivazione delle tradizioni artigianali. L'ambiente sarà simile a quello di uno studio di lavoro, con momenti di quiete, osservazione, dialogo e creazione.

Tutte le opere saranno ordinabili sul nuovo sito AMO.shop, una piattaforma dedicata alla presentazione di design sperimentale e al sostegno dei metodi tradizionali di produzione. Una parte del ricavato sarà devoluta a Le Korsa, un'organizzazione no-profit fondata dalla Joseph & Anni Albers Foundation, che si occupa di sostenere le istituzioni senegalesi nei settori della sanità, dell'arte e dell'istruzione.
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