Lake Como Design Festival: come sarà la quinta edizione

Appuntamento dal 16 al 24 settembre con Lake Como Design Festival, appuntamento diffuso tra mostre, incontri e installazioni ospitato da luoghi storici o inesplorati della città e sul territorio circostante, con visite guidate promosse dall'associazione Wonderlake Como, con focus sull’architettura Razionalista di Como.

Come spiega Francesca Prandelli, coordinatrice del festival: “Giunti alla quinta edizione, siamo sempre più consapevoli del fatto che la direzione che stiamo prendendo sia quella giusta. Una proposta culturale che ospita contenuti internazionali di alta qualità, in dialogo con sempre più location di rilevanza artistica e culturale in una logica di festival diffuso in stretto contatto con il suo territorio".


Villa Salazar

Il tema di questa edizione è Naturalis Historia e trae appunto ispirazione dall’omonima opera di Plinio il Vecchio. Il focus, ancora una volta incentrato sulla commistione tra arte e design, si arricchisce, grazie allo spunto dell’opera pliniana, di contributi trasversali provenienti da tre macro-aree: Botanica, Mineralogia e Zoologia.

Il dialogo con le architetture storiche del territorio è al centro della kermesse: "Direi che è fondamentale", spiega Prandelli. "È infatti obiettivo di Wonderlake, associazione che produce l’evento, creare una proposta culturale di qualità e promuovere un patrimonio architettonico molto importante, in una città voluta da Giulio Cesare circa 2000 anni fa e arrivata fino a oggi stratificandosi attraverso numerose culture e stili fino all’ultimo esempio di massima modernità portato dal Razionalismo, patrimonio che parte dalla città e si estende lungo tutto il suo lago."

Tra i progetti a palinsesto, Back to Nature propone una selezione di opere, progetti, oggetti e complementi d’arredo provenienti da differenti realtà uniti da una costante ispirazione naturale attraverso le diverse epoche e tecniche di realizzazione. La selezione è ambientata nei prestigiosi spazi di Villa Olmo, in via Simone Cantoni al numero 1.


The New Raw - Foto di Michele Margot

Il Palazzo del Broletto ospiterà la mostra The Other Animals, portando in scena il volume della Naturalis Historia in cui Plinio si dedica al tema della zoologia, tra oggetti e complementi d’arredo. Il percorso espositivo è curato da Lorenzo Butti, direttore artistico di Lake Como Design Festival e Massimiliano Mondelli, presidente Accademia Pliniana, in collaborazione con un board di “selezionatori” provenienti da differenti ambiti, dal design all'architettura, dall'arte all'archeologia.

Tra gli obiettivi di Lake Como Design Festival, che prende forma all'interno di una città riconosciuta come meta internazionale legata al mondo dell’accoglienza e del turismo, c'è quello di costruire una proposta culturale inedita: "In un territorio famoso in tutto il mondo ma senza una proposta culturale internazionale di qualità, l’apporto di questo progetto è molto importante in una logica di sensibilizzazione," prosegue Prandelli. "Obiettivo di Wonderlake è infatti quello di contribuire attivamente alla creazione di un’offerta che possa consolidarsi negli anni e arricchire lo spirito di chi questo territorio lo vive e di chi lo visita per la prima volta. In questa logica di sistema, il ruolo delle principali attività ricettive del territorio è fondamentale, in quanto punti di contatto e di promozione di tale offerta culturale verso il resto del mondo grazie al loro pubblico. Il fatto che i principali hotel del lago stiano dimostrando un concreto interesse verso questo progetto, ci conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione."

Infine, non mancherà Contemporary Design Selection, l’open call per designer indipendenti, editori e gallerie dedicata al design contemporaneo in collaborazione con Catawiki, curata da Giovanna Massoni e ospitata all’interno di Villa Salazar, aperta per la prima volta al pubblico.

Contemporary Design Selection - l’open call per designer indipendenti, editori e gallerie dedicata al design contemporaneo in collaborazione con Catawiki - è poi la rassegna curata da Giovanna Massoni e ospitata all’interno di Villa Salazar, aperta per la prima volta al pubblico. Sono quasi 40 i progetti internazionali ospitati in questa cornice, tra cui spiccano quelli firmati da autori come Matali Crasset, o Cèdric Etienne, così come da emergenti ormai entrati a far parte del panorama del design contemporaneo italiano come Ccontinua+MAMT o Jonathan Bocca. 

Infine, la mostra BETWEEN ART AND NATURE - Photographs from the collection of Fondazione Sozzani porta negli spazi dell’ Ex Convento Orsoline San Carlo una selezione a cura di Maddalena Scarzella di 80 fotografie scattate da 20 diversi autori provenienti dalla collezione permanente della Fondazione Sozzani di Milano, offrendo un nuovo sguardo sulla collezione non nel suo insieme, bensì focalizzando l’attenzione su quelle opere in cui la Natura è fonte inesauribile di ispirazione, studio, riferimento, venerazione, estraniamento, conforto.


Cengiz Hartmann, Giant Plate

Como si conferma dunque una destinazione rilevante per la design industry, con una ricadute economiche positive anche sulla filiera turistica: "È per noi fondamentale creare un’offerta culturale partendo dalla città. Il turista è un pubblico per noi importante ma lo è di più chi questo territorio lo vive", conclude Prandelli. "Grazie alla collaborazione con il Comune di Como che apre al progetto importanti luoghi storici, grazie al contributo di privati che stanno facendo lo stesso, e grazie alla collaborazione con altri enti, come per esempio le architetture razionaliste nel percorso di visite guidate, il festival diventa sempre più un progetto di interesse per un pubblico molto differenziato, dove il cittadino riveste un ruolo centrale. Parallelamente la creazione di una serie di attività di networking ha portato al coinvolgimento nel tempo di aziende, istituti scolastici e di formazione del territorio con l’obiettivo di investire sulla conoscenza e la consapevolezza di un importante patrimonio artistico e culturale, che deve essere valorizzato e vissuto".


Como, Monumento ai Caduti