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Unlimited Design Orchestra: le preview di 5VIE per il Fuorisalone 2024

News, Appuntamenti, Milano — 08 marzo 2024

Tra le novità, il ritorno al prestigioso Palazzo Litta in Corso Magenta, all’interno del quale troveremo le opere d’arte di designer di alto profilo culturale provenienti da tutto il mondo.

Giunta alla sua undicesima edizione, si prepara a tornare anche la 5VIE Design Week col titolo Unlimited Design Orchestra, riportando nel cuore del centro storico di Milano il design d’autore e da collezione, l’artigianato d’élite e le nuove combinazioni tra arte e design, creatività e forma.

Grazie a una proficua collaborazione istituzionale con il Ministero della Cultura – Segretariato Regionale per la Lombardia - quest’anno il distretto torna ad occupare Palazzo Litta in Corso Magenta, prestigioso luogo settecentesco, dove è stato possibile installare all’interno di spazi nobili le opere d’arte di designer di alto profilo culturale provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo non solo di valorizzare il patrimonio storico artistico, ma di creare altresì connessioni umane profonde e di sfidare così le complessità del presente con le incognite del futuro.

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Artemest, L'Appartamento at Residenza Vignale

Se lo scorso anno il tema Design for good richiamava alla sempre più stringente necessità di cura reciproca tra gli esseri umani, guardando al design come a uno strumento in grado di unire al contempo antropocentrismo e filantropia, Unlimited Design Orchestra mira oggi ad amplificarne senso e significato, rintracciando nella musica e, specificatamente, negli elementi di un’orchestra, i modelli a cui ispirarsi per un design sempre più focalizzato su una dimensione intrinsecamente umana e umanistica. ‘Orchestra’ da intendersi, dunque, sia come luogo fisico, sia come insieme di persone in grado di interagire tra loro al fine di creare un rapporto armonico profondo: così come dall’unione dei singoli elementi di un’orchestra, nel rispetto delle reciproche differenze, scaturiscono l’armonia e il sublime, Unlimited Design Orchestra, nell’ottica di una sostenibilità radicata nella collaborazione e nella condivisione, propone una visione di design volta a creare e a coltivare vibrazioni umane profonde.

Come da tradizione, 5VIE non è solo un contenitore del design, ma anche un produttore culturale. Le produzioni rappresentano dei momenti di riflessione sullo stato dell’arte della disciplina in cui artisti, designer e curatori sono interpellati per approfondire un aspetto del tema di volta in volta stabilito.

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Eliurpi

Quest’anno 5VIE presenta otto produzioni in collaborazione con creativi internazionali, confermando collaborazioni già consolidate e inaugurandone di nuove. 

Shadows & Poems, curato da Mr. Lawrence, sarà a Palazzo Litta e presenterà le creazioni di ELIURPI (ovvero il duo creativo Elisabet Urpí e Nacho Umpiérrez). Oggetti e cappelli, pezzi unici più focalizzati sull'arte che sul prodotto stesso, con un'estetica peculiare e coerente con i loro valori. Artisti multidisciplinari che attingono all'architettura e all'arte contemporanea, le loro opere scultoree iniziarono ad essere acquisite da collezionisti d'arte internazionali e questo sta aprendo per loro un nuovo paradigma e uno sguardo verso il futuro. Sono impegnati nella creazione di opere artistiche uniche: artigiani, creativi e onesti. Sono parte della nuova generazione di artisti del 21° secolo, dove non sono previsti confini.

Indian Tiny Mega Store, un progetto di Gunjan Gupta curato da MC Didero che potremo vedere nel tradizionale 5VIE Headquarters di Cesare Correnti e che presenterà il lavoro di Gunjan Gupta. Si tratta di una delle designer più talentuose del nostro tempo, col suo approccio al design, giocoso e non convenzionale, altresì caratterizzato da una particolare attenzione all’ingegno e al potenziale del suo paese natio, l’India, e che si riflette in pezzi da collezione unici, che trovano nel suo ultimo progetto, Ikkis, piena realizzazione. Il termine Ikkis, il cui significato in hindi è ‘ventuno’, fa riferimento a un numero definito dall’artista stessa come “eternamente significativo e simbolico, in ambiti sia fisici che spirituali". La collezione, costituita da oggetti di uso quotidiano eleganti e finemente realizzati, trova spazio nella creazione in miniatura di un tipico supermarket indiano, espediente rappresentativo, negli intenti dell’artista, di una democratizzazione del Design, accessibile a tutti. In un angolo di Casa del Diavolo, i visitatori potranno immergersi in un’atmosfera squisitamente indiana, fatta di musiche coinvolgenti e sapori speziati, colori cangianti e profumi orientali; la sensazione sarà quella di ritrovarsi tra le strade di un paese, l’India, in continuo mutamento, aperto al mondo ma saldo nelle sue radici. Nei ventuno manufatti selezionati dall’artista e dal curatore ed esposti tra scaffali in legno risalenti al XVIII secolo, gli ospiti potranno ammirare l’alta artigianalità e cogliere il significato dell’ambizioso progetto di Gupta, indissolubilmente legato al numero ‘ventuno’ poiché originatosi nel sec. XXI, momento storico in cui la sequenza, la modularità e la simmetria influenzano, secondo la designer indiana, il modo di progettare la vita dell’uomo. Una capsule collection è dedicata a Milano e ai colori di Ettore Sottsass.

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Jay Sae Jung Ho © Ian Allen

Salvage, un progetto di Jay Sae Jung Oh prodotto da 5VIE, sarà a Palazzo Litta con le creazioni innovative della designer coreana residente a Seattle Jay Sae Jung Oh. Il viaggio di Oh nel mondo del design inizia da subito all’insegna della preoccupazione e dello sconcerto, mentre conseguiva il suo MFA presso la Cranbrook Academy of Art negli Stati Uniti. È stato lì che, circondata da pile di prototipi e detriti di dormitori, Oh ha trovato  la sua ispirazione: una filosofia e un approccio al design da sviluppare e perseguire raccontando tramite la vita degli oggetti quella della sua persona. I suoi pezzi nascono dal disordine caotico che ha incontrato sulla sua strada, arrivando a pensare che con sufficiente impegno e immaginazione anche lo scarto, la spazzatura può riscattarsi e trasformarsi in qualcosa non solo di utile, ma di assolutamente sorprendente. Per la Milano Design Week verrà svelato l'ultimo capolavoro di Oh: un pezzo unico, una seduta che incapsula la sua precisa visione e la sua maestria artigianale. Con un focus esclusivo sulla pelle naturale, il nuovo pezzo di Jay Sae Jung Oh, presenterà l’ennesima armoniosa versione di un mobile d’arredo nato da una storia dal passato imprevedibile. 

Sempre a Palazzo Litta troveremo Kostas Lambridis con Natural Selection, lavoro sviluppato durante la RESIDENZA #2 ROOTED FLOWS presso INResidence a Torino; ma anche Nifemi Marcus-Bello con Omi Iyọ, con la curatela di Anna Carnick, un'installazione in movimento della stella nascente del design nigeriano che richiama l'attenzione sui pericolosi viaggi dei migranti senza documenti dall'Africa all'Europa e che funge da segno poetico per onorare il reale tributo umano di questa crisi. Riferendosi formalmente allo scafo di una barca, l'opera in acciaio inossidabile lucidato funge da specchio, offrendo un'immagine simbolica e letterale ai visitatori. All'inizio della settimana, Omi Iyọ - (che significa ‘acqua salata’ in Yoruba, la lingua madre del designer) sarà riempito di sale, che scorrerà da un'apertura sul fondo dell'oggetto disegnando cristalli di sale. Con l'eleganza e l'urgenza silenziosa di una clessidra, l'opera di Marcus-Bello attira l'attenzione e rende dignitosa la memoria di coloro che, in cerca di un futuro migliore, affrontano un viaggio in mare insidioso e spesso mortale.


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Nifemi Marcus Bello © Stephen Tayo

Torna PRENDETE E MANGIATE a cura di Linda Pilar Zanolla con interventi - tra gli altri - di Studio Serena Cancellieri, Ron Arad, Giopato & Coombes, MA! Studio, Daria Dazzan e Marie Eklund. Prendete e Mangiate - quest’anno a Palazzo Litta - continua a percorrere l’idea della tavola, dell’atto simbolo del dialogo, della condivisione, della relazione e delle connessioni umane. In questa edizione si è deciso di concentrarsi proprio sul titolo dell’exhibition, sull’atto in sé, attraverso una selezione di oggetti ‘primordiali’, primo contatto con il cibo che diventa energia trasformabile dal corpo. La scelta delle opere, realizzate da diversi artisti, non è dettata dai semplici canoni decorativi: gli oggetti non sono inanimati, perciò tutto è unico e prezioso. 

Sara Ricciardi, ormai madrina del distretto delle 5VIE, presenterà a Palazzo Litta UNDER THE WILLOW TREE, un'installazione immersiva - ispirata al salice, simbolo del ciclo della vita, del ciclo femminile e del potere lunare - con rami di salici sinuosi che danno vita allo spazio, diventando elementi sonori armonici, idrofoni, in grado di produrre vibrazioni acustiche tramite piccole campane metalliche che, nel vento o al passaggio delle persone, restituiscono una melodia di note dal richiamo ancestrale. 

METAVERSO 5VIE presenterà invece un progetto online intitolato La Quinta Via, un metaverso esperienziale che proporrà ai visitatori digitali due percorsi di conoscenza e approfondimento. Il primo percorso risulterà essere un’affascinante esposizione 3D delle opere di designer e artisti di diverse parti del mondo, impossibilitati a esporre fisicamente i propri lavori. Il metaverso consentirà loro di essere parte attiva della comunità di 5VIE, favorendo così sia l’accessibilità che l’inclusività, in un’ottica partecipativa realizzata grazie a un ecosistema digitale. Il secondo percorso, invece, sarà un vero e proprio serious game: La Quinta Via, una PROFEZIA fantascientifica ma non troppo, vedrà una città (Milano) diventare capitale di una “Unione Universale” alimentata da nuove forme di Energia-Umanistica. La caccia al tesoro, rivolta a un libro perduto (il Secretum di Petrarca), consentirà al visitatore di interagire con una Conoscenza non convenzionale, alla scoperta di storie e intrecci che hanno caratterizzato sia la storia del distretto delle 5VIE che della cultura occidentale. 5VIE, già portavoce di tendenze di innovazione sociale (design circolare e sostenibile, turismo di prossimità, digitalizzazione umanistica), con La Quinta Via inizia a entrare in maniera proattiva nel futuro del WEB3.

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DESIGN PRIDE by Seletti - We Are Design © LaFata Bruno

Oltre alle produzioni 5VIE, saranno tante le presenze da segnalare nel distretto. Tra queste, il collettivo Anotherview con Trattoria Altra Vista a Palazzo Litta, un format itinerante di trattoria immaginaria per esplorare e promuovere l’Italia nel mondo, attraverso la reinterpretazione delle suggestive finestre Anotherview; Artemest con la seconda edizione de L’Appartamento, una celebrazione - attraverso la curatela di Elicyon, GACHOT, Rottet Studio, Studio Meshary AlNassar, Tamara Feldman Design e VSHD Design - della bellezza e dell’unicità dell’artigianato e del design italiano all’interno della Residenza Vignale, dimora principesca costruita agli inizi del ‘900; ARC Studio Perlini con My Garden – Micro Serre di Quartiere, progetto curato da Michele Perlini in Piazza Cordusio che presenterà micro serre modulari a misura di città; Elica con Straordinaria by we+ in collaborazione con Fondazione Ermanno Casoli, curato da Marcello Smarrelli a Palazzo Litta che presenterà un’installazione site-specific progettata dallo sperimentale design studio giapponese we+; il consueto appuntamento con il DESIGN PRIDE, progetto di Seletti che per il 7° anno celebrerà la libertà, la creatività e il divertimento. 

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Viscio, RecycALL for Terrasza

Segnaliamo infine: Uni Sonos at Milan Design Week 2024 di UniCredit in via Borromei 5, con un progetto installativo di Studiopepe che mette in mostra una collezione eccezionale di costumi provenienti dall'illustre Arena di Verona, che coniuga l'eccellenza della creatività e della cultura femminile in un ambiente senza paragoni; Dermophonic di Matteo Cibic presso Starbucks Reserve Roastery di Piazza Cordusio, progetto sperimentale che propone un viaggio emozionale che intreccia l'arte e i sapori del caffè; TERRASZA: ENJOY THE OUTDOORS!, progetto di Terrasza - nuova piattaforma phygital esclusivamente dedicata all’Exterior Design - in Via E. De Amicis 17; PORNO CHIC - A far l’amore comincia tu, progetto di Casa Ornella firmato dalla designer Maria
Vittoria Paggini (MVP)
sviluppato dal confronto con una selezione di artisti, un invito ad abbandonare pudori e reticenze non appena varcata la porta della casa-galleria, per accordarsi con una tessitura progettuale che fa dialogare mondi differenti in una potente combinazione tra design, arte e artigianato.





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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 08 marzo 2024