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Nike ha svelato una sneaker che si smonta


News — 04 maggio 2022

Le nuove Ispa Link rompono i paradigmi e ci proiettano nel futuro. Ce ne parla Darryl Matthews VP, Catalyst Footwear Product Design del brand di Beaverton.

Nike continua a innovare lo sneaker game, questa volta presentando una scarpa modulare che può essere smontata per poi essere riciclata con una riduzione importante della sua impronta di carbonio. Il design dei modelli Ispa link e Link Axis è radicale e ci proietta direttamente nel futuro, sintetizzando ancora una volta la capacità del brand di Beaverton di stravolgere i paradigmi. Queste nuove sneaker fanno parte della filosofia ISPA (Improvise, Scavenge, Protect, Adapt – Improvvisazione, Ricerca, Protezione e Adattamento), un invito ai creatori a sperimentare e rompere gli schemi, provando a reimmaginare i prodotti. Con questo progetto, a 50 anni dalla fondazione, Nike continua a implementare la sua strategia, nel segno della ricerca, della sperimentazione e dell'innovazione, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità per il 2025 e oltre. Proprio per le sue caratteristiche, questa Ispa Link guarda alle sfide di oggi legate alla necessità di limitare gli sprechi e offre un contributo importante nel dibattito sul rapporto tra design e sostenibilità. Ne abbiamo parlato con Darryl Matthews VP, Catalyst Footwear Product Design.

Dal punto di vista del design, quali sono le caratteristiche imprescindibili che una sneaker deve avere oggi?

Credo sia davvero difficile fornire una risposta univoca, è un tema complesso legato al processo e all’approccio narrativo. Oggi i designer hanno il compito di esplorare tutti quei territori e processi legati alla sostenibilità. È un principio che andrebbe sempre applicato al percorso di progettazione, facendo si che possa dettare le regole cui la scarpa viene realizzata dal punto di vista estetico. Senza dover scendere a compromessi. È facile lasciarsi distrarre dal tema del prezzo o dalla forma a scapito della funzione.

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Nike Ispa Link

Quali sono le sfide con cui un designer che progetta scarpe si deve misurare oggi?

In qualità di designer posso dire di amare le sfide, è parte del mio lavoro. Sono dell’idea che, oggi, i designer abbiamo una profonda consapevolezza della relazione che intercorre tra loro, i consumatori e l’approccio al prodotto. In questo senso il concetto di rieducazione è centrale. Come designer lavoriamo all’interno di grandi corporation che hanno folte community e producono notevoli quantità di prodotti. Abbiamo uno senso di responsabilità e consapevolezza che prima non necessariamente c’era, la società è permeata dalle trasformazioni ed è fondamentale per i progettisti contribuire al cambiamento.

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Nike Ispa Link

Nike sta spingendo l’acceleratore sul tema della sostenibilità. Che impatto ha per chi si occupa di design?

Quello della sostenibilità non è un tema per Nike. Piuttosto possiamo dire che l’azienda sta intensificando la sua dichiarazione d’intenti per un futuro migliore. E in questo senso il design gioca un ruolo centrale. Se guardiamo il nostro archivio ci rendiamo conto che esistono una quantità enorme di concept sostenibili inespressi poiché all’epoca non c’erano ancora tecnologie adatte. Oggi attingiamo molto a questa preziosa fonte di idee: Link e Link Axis rappresentano la sintesi di oltre 30 anni di sperimentazione in casa Nike. Il design modulare prevede assemblaggio e disassemblaggio, una grande componente dell’economia circolare. Questa scarpa è incentrata sulla riduzione dei solventi, infatti è priva di colle ed è tenuta insieme dalla tensione e dalla geometria. Non è un processo progettuale lineare a cui i designer sono solitamente abituati, c’è la necesistà di essere sempre aggiornati, rieducare se stessi su come applicare le proprie skill ai nuovi metodi di produzione, e viceversa. Ci siamo ispirati a modelli come Presto Clip or Z Doc, che non sono state progettate per essere smontate, contengono infatti collanti. Oggi abbiamo la possibilità di riciclare i componenti, così la scarpa è 100% realizzata con materiali riciclati ed è 100% riciclabile. La cosa più interessante è che questo processo è persino in grado di influenzare la produzione: nessuna dispersione di calore, niente collanti, nessun sistema di raffreddamento, un minor numero di step produttivi.

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Nike Ispa Axis

Un prodotto di casa Nike a cui sei particolarmente legato e perché.

Personalmente sono ossessionato con i metodi e i processi, soprattutto quei processi che consentono di esplorare nuove tecniche. Ho apprezzato tantissimo i modelli Presto Clip and Z Doc per ciò che hanno rappresentato e sono ancora contemporanee dal punto di vista del design. Se devo scegliere un modello che ho particolarmente è sicuramente City Knife, amo il design di questa scarpa per via della sua efficienza progettuale riscontrabile nei suoi pattern.


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Tag: Nike Interviste Sostenibilità



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 04 maggio 2022