MAGAZINE

Carlo Ratti ha progettato un parco solare per candidare Roma a Expo 2030

News — 11 gennaio 2023

Un distretto che unisce tecnologia, innovazione e sostenibilità. L’intervento interesserà anche l'impianto de Le Vele di Santiago Calatrava.

Tor Vergata è il palcoscenico dove Carlo Ratti ha immaginato un distretto dal cuore tecnologico, innovativo e sostenibile.

Si tratta del progetto per la candidatura di Roma per Expo 2030 realizzato in sinergia con l’architetto Italo Rota e l'urbanista Richard Burdett. Progetto svelato quasi un anno dopo l’annuncio del sindaco della capitale Roberto Gualtieri, insieme a una delegazione italiana di ministre e assessori, sul palco di Expo Dubai 2020.

Per Roma, che concorre alla partecipazione insieme a Odessa, Riyadh e Busan, l’architetto torinese ha puntato sull’energia rinnovabile, grazie alla realizzazione di padiglioni (riutilizzabili dopo l’evento) che insieme danno vita a un parco fotovoltaico come simbolo del futuro dell'approvvigionamento energetico.

image-1673457537

Per un totale di 150mila metri quadrati e una capacità produttiva al suo picco di 36MWp, il progetto punta a essere il più grande parco solare nel mondo urbano accessibile al pubblico. La struttura, composta da centinaia di “alberi energetici” in grado di catturare i raggi solari e al tempo stesso offrire ombra ai visitatori, si articola in tre aree tematiche: Città, Boulevard e Parco. L’intervento di riqualificazione coinvolge anche le Vele progettate dall’architetto svizzero Santiago Calatrava nei primi anni Duemila e abbandonate da 15 anni.

“Expo 2030 Roma intende aprire una nuova strada per le esposizioni universali e altri eventi su larga scala. Il nostro piano generale sperimenta processi di creazione collettiva della città, nuove strategie di condivisione dell’energia e trasformazioni urbane inclusive che vanno ben oltre i confini temporali e spaziali dell’evento", ha detto Carlo Ratti.

image-1673457555

“Abbiamo concepito questo progetto come un’utopia realizzabile, un catalizzatore di nuovi progetti”, ha aggiunto Italo Rota. “L’obiettivo è lasciare che gli ecosistemi naturali e le invenzioni tecnologiche lavorino in sincronia, proprio come l’energia umana e quella naturale si intensificano a vicenda. Questo nuovo approccio agli eventi temporanei potrebbe diventare la base di un nuovo modello di sviluppo urbano”.

Per sapere se il progetto verrà realizzato bisognerà aspettare il prossimo novembre, quando i 170 Paesi membri del Bureau International des Expositions decreteranno il nome della città vincitrice.

image-1673457569





Tag: Roma Tecnologia Carlo Ratti



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 11 gennaio 2023

Vedi anche...