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Campo Base: sei studi architettura italiani si danno appuntamento al Fuorisalone

News, Milano — 04 aprile 2023
Foto di Francesco Stelitano

Massimo Adario, Giuliano Andrea dell’Uva, Eligostudio, Marcante-Testa, Hannes Peer e Studiopepe sono i protagonisti del nuovo progetto curato da Federica Sala.

In occasione di Fuorisalone, dal 17 al 23 aprile, il progetto Campo Base, in via Orobia al numero 11, vede protagonisti sei studi di progettazione italiani in un esercizio di pratica architettonica condivisa. Curato da Federica Sala, Campo Base è un manifesto sull’architettura degli interni contemporanea autoprodotto e autogestito da sei studi di architettura che operano in Italia: Massimo Adario (Roma), Giuliano Andrea dell’Uva (Napoli), Eligostudio (Milano), Marcante-Testa (Torino), Hannes Peer (Milano) e Studiopepe (Milano).

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Studiopepe

Studiopepe, il duo composto da Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto, indaga il concetto di intimità nei modi che gli sono propri, attraverso un racconto progettuale che parte dalle proporzioni architettoniche simboliche fino ai singoli elementi che sono legati agli archetipi e all’immaginario collettivo. La stanza a cura di Studiopepe si chiama Omphalos, l’ombelico del modo secondo gli antichi. La stanza più segreta, intima, teatro delle nostre emozioni e delle nostre ritualità.

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Giuliano Andrea Dell'Uva

Giuliano Andrea Dell'Uva in “Specie di spazi” prova a immaginare se possa esistere uno spazio senza funzione. È quasi impossibile descrivere un vuoto, quasi si potesse parlare soltanto di ciò che è pieno, utile e funzionale. Lo spazio si sviluppa come una camera di abitazione di una ammonite fossile. Mezzo giro di conchiglia in ingresso e in uscita che riprende una spirale aurea in natura, dove i teli accompagnano il visitatore in soli 28 mq restituendo un design essenziale, puro, intimo. I due elementi di architettura e arredo si fondono insieme. I teli, così come il guscio dell’ammonite, diventano l’elemento che genera lo spazio dal cui pavimento gli arredi, elementi stondati alla base, diventano un tutt’uno con l’architettura. La spirale della chiocciola evoca il valore dell’iniziazione, che esige tempo, intimità e luoghi sicuri.

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Massimo Adario

Massimo Adario presenta “Il Collezionista”, una tenda, a pianta rettangolare con i due lati minori absidati e in alzato rastremata verso l’alto, è caratterizzata da una comoda seduta che ne percorre il perimetro. Così pensato questo spazio accogliente ed astratto, diventa un luogo dove il visitatore è invitato a sedersi per riposare o a “fare salotto” usando anche delle leggere poltrone.
Al centro una vetrina, frutto dello scambio tra l’architetto Massimo Adario e l’artista Andrea Sala, contiene gli oggetti raccolti da un ipotetico collezionista, ricordando Kaspar Utz, custode di una vasta raccolta di porcellane di Meissen, nell’ultimo romanzo di Bruce Chatwin del 1988.
La tenda si apre in alto verso un cielo proiettato, frutto della trasmissione del cielo reale; per cui, sebbene questo spazio sia completamente al chiuso, la proiezione restituirà il naturale trascorrere delle ore del giorno.

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Hannes Peer Architecture

Con “Atelier des Nymphéas - Manifesto 23”, lo studio Hannes Peer Architecture propone uno spazio metafisico ma al contempo ultra-fisico, in cui pare riecheggiare l'atmosfera di atelier d'artisti passati inarrivabili - come quello di Monet a Giverny o di Costantin Brancusi a Parigi. In Atelier des Nymphéas architettura, arte e design si decostruiscono, smaterializzandosi per rinascere sotto forma di meditazione, riflessione e performance, acquisendo una nuova ed inaspettata carica vitale.

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Eligo Studio - Omaggio a Mongiardino

ELIGO STUDIO rivisita in chiave contemporanea il salotto di Palazzo Odalischi a Roma, progettato da Renzo Mongiardino nel 1969. Proporzioni insolite e particolari, geometrie precise e decorazioni in stretto accordo con questa architettura effimera, sono gli elementi che decifrano la tenda ettagonale all’interno dell’evento Campo Base. Una stanza alta, come l’avrebbe definita l’architetto dell’illusione, dalla funzione precisa, cioè un salotto contemporaneo, con al centro un grande camino-scultura in acciaio. Tessuti, tappeti ed imbottiti su quali si sosta riuniscono gli ospiti ed invitano ad uso conviviale dell’istallazione.

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Marcante-Testa

Con il progetto “Confessionale Domestico”, Marcante-Testa immagina muri della casa che inglobano arredi che diventano dispositivi eterotopici, gusci di raccoglimento dove inginocchiarsi, sedersi e sdraiarsi immaginando lo spazio domestico come il limite estremo dell’esigenza di trovare comfort in un luogo creato dall’uomo. In questa nuova articolazione dello spazio domestico, anche le pareti e i soffitti si spogliano della loro semplice funzione architettonica di delimitazione per diventare dispositivi sensoriali: il soffitto torna a soddisfare l’esigenza dell’uomo di posare lo sguardo verso “l’alto” e le pareti tessili agiscono come “smorzatori” del rumore di fondo della vita quotidiana.





Tag: Fuorisalone 2023



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 04 aprile 2023

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