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Le mostre e gli eventi da non perdere a ottobre

— 01 ottobre 2024
Buck Ellison Untitled (Banister), 2023, archival pigment print, courtesy of the artist and Barbati Gallery, Venezia - ph.Marco Cappelletti Studio

La nostra selezione di mostre e appuntamenti da non mancare questo mese.

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Trento: “Odissea nel futuro”
Fantascienza e realtà: due universi paralleli o convergenti? Da sempre, l’universo artistico e letterario della fantascienza ha descritto molti futuri possibili – utopici o distopici – sorprendendoci spesso con intuizioni che hanno trovato riscontro nella realtà.
Artiste/i e autrici/ori hanno immaginato mondi lontani nello spazio e nel tempo, reinterpretando spesso eventi passati e offrendo nuove chiavi di lettura del presente. Odissea nel futuro è un progetto di MUSE Agorà che invita a esplorare i temi della fantascienza attraverso romanzi, film, fumetti, giochi e videogiochi, opere artistiche e multimediali e riflettere sulle possibili evoluzioni della nostra società.

Quando: fino al 10 novembre
Dove: MUSE, Museo delle Scienze di Trento



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Torino: “MOVIE ICONS. Oggetti dai set di Hollywood”
Centoventi oggetti originali di scena, costumi e memorabilia, provenienti dai set cinematografici hollywoodiani, sono i protagonisti della mostra: dalla piuma di Forrest Gump alla bacchetta magica di Harry Potter, dal casco degli Stormtrooper di Guerre stellari fino alla pallottola di Matrix.
L'esposizione è un viaggio tra i generi cinematografici attraverso oggetti iconici accompagnati dai manifesti e materiali pubblicitari della collezione del Museo. I pezzi in mostra provengono dalle collezioni del Museo Nazionale del Cinema, di Theatrum Mundi e Propstore. La mostra è resa accessibile grazie a un video LIS introduttivo, 8 pannelli lungo il percorso espositivo, con una selezione di 21 oggetti di scena realizzati in rappresentazioni visivo-tattili (in rilievo trasparente), completi di didascalie in Braille, descrizioni audio in italiano e inglese e font easy reading ad alta leggibilità.

Quando: fino al 13 gennaio 2025
Dove: Museo Nazionale del Cinema, alla Mole Antonelliana



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Pisa: “MICROmacro”
Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa ospita l’esposizione temporanea MICROmacro, una mostra fotografica curata da Gabriele Cananzi, dottorando del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, che esplora la biodiversità del fiume Serchio attraverso immagini uniche di macroinvertebrati scattate al microscopio. I fiumi sono gli ecosistemi da cui dipendiamo maggiormente e oggi, purtroppo, tra i più minacciati a livello globale. L’impatto umano, dalle dighe all’inquinamento, ha delle ripercussioni che possiamo capire meglio grazie ai piccoli protagonisti della mostra: i macroinvertebrati. Visibili ad occhio nudo, occupano ogni anello della catena alimentare fluviale e sono veri e propri bioindicatori, ovvero organismi in grado di parlarci, attraverso la loro presenza e numerosità, della qualità ecologica dell’ambiente. I fiumi ci raccontano storie, e ci insegnano che ciò che succede a monte ha delle ripercussioni a valle.
Quando: fino al 13 ottobre
Dove: Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa



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Buck EllisonUntitled (Banister), 2023, Stampa a pigmenti d’archivio, courtesy dell’artista e Barbati Gallery, Venezia - ph.Marco Cappelletti Studio

Roma: “Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria”
“Dimenticare a memoria” è un’espressione coniata alla fine degli anni Sessanta da Vincenzo Agnetti (1926-1981). Il titolo della mostra la prende in prestito per suggerire l’approccio agli esiti di un progetto che in cinque anni ha portato l’istituzione museale a interrogarsi sulla propria identità, le proprie modalità di produzione e relazione con gli artisti e il pubblico. Il museo si riflette in una mostra, diffusa in tutta la sua architettura, in una superficie di oltre 10.000 metri quadri, con le opere di 37 artisti italiani e internazionali, con nomi di spicco sia iper contemporanei, sia già storicizzati e internazionalmente riconosciuti - come Luciano Fabro o Felix Gonzalez-Torrres. La mostra non segue una narrazione lineare, crea piuttosto un finale aperto, fatto di associazioni inaspettate, linguaggi diversi, e spunti inediti – o raramente visti in Italia – rispetto alla tradizione dell’institutional critique, metabolizzandoli e restituendoli al museo in quanto entità vivente e in divenire.

Quando: dal 4 ottobre al 16 febbraio 2025
Dove: MACRO, Museo d'Arte Contemporanea di Roma



image-1727730789Furla Series, Kelly Akashi. Converging Figures, 2024. Installation view of the exhibition promoted by Fondazione Furla and GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milan - ph. Andrea Rossetti, courtesy Fondazione Furla

Milano: “KELLY AKASHI. Converging Figures”
Per la sesta edizione del programma Furla Series, Fondazione Furla e GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano presentano la prima mostra personale dedicata all’artista Kelly Akashi da un’istituzione italiana, pensata con una serie di nuove produzioni che dialogano con gli spazi e la collezione del museo. Kelly Akashi è un’artista americana, nata e cresciuta a Los Angeles da una famiglia di origini giapponesi e i suoi lavori esplorano concetti universali come il tempo e l’entropia, l’impermanenza del mondo naturale e la transitorietà del corpo umano. Attratta da materiali come cera, bronzo e vetro, Akashi li plasma creando forme che riproducono elementi naturali come piante, fiori, conchiglie o parti del suo corpo, registrandone i cambiamenti fisiologici e dunque il passare del tempo. Accostate in composizioni poetiche dall’aspetto spesso fragile e prezioso, queste forme, familiari e stranianti al tempo stesso, affrontano temi esistenziali, incoraggiandoci a guardare le cose da una prospettiva diversa, più ampia e meno antropocentrica.

Quando: fino all’8 dicembre
Dove: GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano



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Udine: “Terza Terra”
La mostra porta a Villa Manin alcune tra le opere più importanti di Michelangelo Pistoletto, uno dei più celebri artisti italiani, tra cui Quadri specchianti, Venere degli stracci, Sfera di giornali, il Metro cubo d’infinito, che entrano in dialogo con le creazioni di artisti provenienti dalla regione, dall’Italia e dall’estero, invitati a confrontarsi attraverso il proprio lavoro con le istanze di trasformazione etica e sociale proprie della pratica di Pistoletto. Sono, dunque, le opere stesse di Pistoletto esposte a Villa Manin a dettare i temi di confronto e di dibattito: società, moda, politica, educazione, cibo e agricoltura. Uno dei punti di forza del percorso proposto da Villa Manin è il Terzo paradiso, simbolo ideato da Pistoletto a esprimere l’intreccio equilibrato tra l’artificio e natura, che è stato realizzato nel parco di Villa Manin in forma botanica, su grande scala (50 metri), e rappresenta lo spunto anche per affrontare le questioni della produzione agricola e della sostenibilità alimentare. Una creazione “in divenire”, che sarà fatta crescere anche grazie all’uso di uno speciale carbone vegetale che aumenta la fertilità dei terreni, il Biochar. L’esposizione è accompagnata da un programma di incontri denominato Arte della Demopraxia, che prevede il coinvolgimento di organizzazioni pubbliche e private, esponenti del mondo produttivo e agricolo, rappresentanti delle istituzioni e della cultura.

Quando: fino al 31 dicembre
Dove: Villa Manin

 





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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 01 ottobre 2024

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