L’intervento di recupero di Asti Architetti ha coinvolto anche il contesto urbano con la pedonalizzazione e il verde per l’intera piazza
Un paio d’anni fa, quando l’architetto Paolo Asti stava già lavorando al progetto di restauro e riqualificazione della Torre Velasca, in merito alla piazza antistante raccontava che la sua speranza sarebbe stata quella di restituire alla città uno spazio collettivo visto che da sempre, quella piazza, si presentava come un “non luogo”, un parcheggio e un anonimo spazio di transito. “Vorrei che la Torre avesse il suo sagrato: un sagrato laico per questa cattedrale del Moderno”, diceva. Oggi possiamo dire che la promessa è stata mantenuta: il cantiere sarà concluso entro dicembre e la piazza sarà completamente accessibile con l’anno nuovo.
Render. TRV Commerciali Frontale
Realizzata in calcestruzzo armato e distribuita su 29 piani, di cui due interrati, tra spazi commerciali, uffici e appartamenti, icona (amata o odiata) dello skyline milanese, alla Torre Velasca - progettata dai BBPR e completata nel 1958 - è sempre mancato uno spazio adeguato ai suoi piedi. L’intervento di recupero e riqualificazione di Asti Architetti – sviluppato da Hines con ARS Aedificandi, studio CEAS, ESA Engineering e in dialogo costante con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio – ha riportato la Velasca alla sua immagine originaria.
Per arrivare a questo sono state condotte analisi materiche e studi documentali storici grazie all’accesso agli archivi originali. Anche gli intonaci sono stati sostituiti per conferire alla Torre quel colore rosa cangiante dell’epoca. Conclusi i lavori delle facciate, e con il restauro degli interni ancora parzialmente in corso, l’intervento nella piazza completa il progetto che intende restituire alla città un luogo di scambio con nuovi spazi aperti al pubblico: dai due ristoranti, di cui uno al 18° piano con vista a 360° sulla città alla piazza pedonale arricchita da panchine, ulivi, magnolie e aree verdi. Nel progetto sono previsti anche un membership club al 17° piano e bar al piano terra, oltre ad una spa al piano interrato.
Torre Velasca ©Albo
L’accesso pedonale all’edificio, il recupero di spazi attigui prima inutilizzati e l’arredo urbano hanno restituito un’area aperta alla città. La nuova piazza si configura come ricucitura urbana tra la città e la Torre: “vorremmo che la piazza diventasse un punto di “sospensione” rispetto all’accelerazione della città, in cui fermarsi, guardare la Torre, beneficiare dei servizi e della presenza di verde”, racconta Paolo Asti, e prosegue “nel disegnare piazza Velasca, la mia mano è stata guidata dalla precisa volontà di restituire alla città l’attacco a terra della Torre, reinterpretandone i rapporti con l’immediato intorno, perchè negli anni, nella vita quotidiana, i milanesi difficilmente hanno avuto un rapporto diretto, ravvicinato con la Torre”. La pavimentazione rivelerà il fascino di alcuni disegni e materiali lapidei che caratterizzano molte piazze del centro storico di Milano; sarà realizzata in lastre di trachite di ampie dimensioni, come ideale prolungamento dei pilastri nervati della Torre Velasca nei quattro settori che circondano l’edificio, con totale rimozione dell’asfalto presente nell’intera area. In particolare, i cubi di porfido rosso detti “sanpietrini” tuttora presenti nelle porzioni di collegamento alla piazza retrostanti la torre, fra via Pantano e corso di Porta Romana, verranno riproposti nella pavimentazione. I marciapiedi a coronamento perimetrale della piazza saranno invece rivestiti e delimitati da lastre e cordoli in granito di medie dimensioni.
TRV Alberature Asti
Come lo è stato per le facciate, anche il progetto di rigenerazione degli interni è volto a mantenere un delicato equilibrio tra il mantenimento di elementi iconici disegnati dallo studio BBPR e l’integrazione di finiture, impianti e tecnologia di ultima generazione. In particolare, per gli interni è stato recuperato il linguaggio degli anni ‘50 con un grande sforzo di restauro e risanamento conservativo, utilizzando sia le stesse tecniche che i materiali originari, quali: seminati, materiali ceramici artigianali in vari formati e colorazioni, legni.
TRV Birdview
Nella lobby, oggetto di restauro anche elementi storici, tra cui la caratteristica boiserie sulle pareti ascensori in listelli di mogano, le storiche segnaletiche di piano, oltre agli spettacolari lampadari a grappolo realizzati in ottone brunito e vetro, mentre negli uffici le pavimentazioni sintetiche, poiché espressione tipica di quegli anni, Infine, sono stati restaurati anche i due lampioni sulla piazza progettati dai BBPR.
Torre Velasca ©Albo
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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 12 dicembre 2024