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I talenti emergenti nel mondo del design

Design — 21 maggio 2025

Materiali innovativi, artigianato e ricerca culturale, biodesign, stampa 3D: i nomi di cui sentiremo sempre più parlare, tra progetti creativi e approcci visionari

Il mondo del design è in continua evoluzione ma, senza pretendere di essere esaustivi, abbiamo voluto fermarci su alcuni talenti emergenti che secondo noi si stanno distinguendo per un approccio unico e per i loro progetti. Li abbiamo suddivisi in categorie tematiche: ognuna offre uno spunto sulle diverse sfaccettature della ricerca nel design contemporaneo e sul modo in cui questi talenti stanno plasmando il futuro.

Materiali innovativi e bio-design

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Mathilde-Wittock_© Olympe

MATHILDE WITTOCK, è una bio-designer laureata alla Central Saint Martins di Londra. La su ricerca si concentra sui materiali rigenerativi, derivati da rifiuti o da processi biologici, esplorando come il design possa sollecitare tutti i nostri sensi. Con Soundroot, arazzo da parete realizzato con radici di piante erbacee che si intrecciano naturalmente durante la crescita, crea superfici organiche, flessibili e acusticamente performanti. La texture di questi arazzi varia in base alle condizioni di crescita delle piante e ai trattamenti post-raccolta, creando opere che sono in costante evoluzione.

CI PIACE PERCHÉ: non si limita a usare materiali sostenibili: li lascia crescere e mutare. Non crea oggetti statici, ma pezzi che raccontano storie di trasformazione, per un design che accetta l’imperfezione e accoglie il cambiamento.

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Sander Nevejans

SANDER NEVEJANS, designer belga con base a Glasgow, lavora con il byssus, filamento naturale - noto anche come “barbetta delle cozze” - che i molluschi usano per ancorarsi agli scogli. Con il progetto Byssus Tech, sviluppato attraverso il suo studio Sane e, parallelamente alla fondazione dell’azienda Seastex Ltd., Nevejans trasforma questa fibra marina in superfici fonoassorbenti e installazioni artistiche ridefinendo l’estetica dell’acustica attraverso materiali rigenerativi e forme leggere. 

CI PIACE PERCHÉ: riesce a trasformare un materiale inaspettato in superfici che fondono ricerca materica e design sostenibile. La sua estetica è silenziosa, ma intensa, mostrandoci come anche ciò che è invisibile o scartato possa diventare forma, funzione e poesia.



Artigianato contemporaneo e ricerca culturale

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Kazuki Nagasawa

KAZUKI NAGASAWA giovane designer giapponese, fondatore dello studio Super Rat, ha vinto il SaloneSatellite Award 2025 con la Utsuwa-Juhi Series, una collezione di vasi che rielabora l’artigianato giapponese usando la corteccia fibrosa di palma shuro e tinture naturali, con un focus sulla riduzione dell’impatto ecologico.

CI PIACE PERCHÉ: fonde tradizione e innovazione con delicatezza, dando vita a vasi e contenitori che non solo raccontano la cultura giapponese, ma la rendono viva e contemporanea.

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Larry Tchogninou

LARRY TCHOGNINOU, originario della Repubblica del Benin e oggi residente a Chicago, reinterpreta oggetti quotidiani attraverso le sue radici culturali. Con GBÊHANZIN, un portauova in lamiera d’acciaio rivettata ispirato al re Béhanzin del Benin, esplora il confine tra oggetto e simbolo, fondendo memoria, funzione e identità.

CI PIACE PERCHÉ: il suo lavoro è un atto di riappropriazione e celebrazione che intreccia simbolismo e funzionalità. Ha un approccio radicale e sa rileggere oggetti familiari con uno sguardo originale, traducendo le sue radici culturali in forme contemporanee. 

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Emma-Cogné_© Olympe

EMMA COGNÉ, designer francese con base a Bruxelles, esplora il tessile come mezzo poetico e sociale, combinando tecniche artigianali, materiali di recupero e riferimenti vernacolari. Con Piège à Soleil (trappola per il sole) trasforma la guaina di plastica solitamente utilizzata per proteggere i cavi elettrici nascosti nelle pareti delle nostre case, in un materiale vibrante e ornamentale con cui realizza arredi tessili in tappeti, ridefinendo i limiti tra funzione e gioco, spazio intimo e collettivo.

CI PIACE PERCHÉ: avviando un dialogo tra tecniche di tessitura ancestrali e scarti industriali, dà vita a pezzi unici di arredo tessile e ad installazioni, integrando con facilità spazi interni ed esterni.



Inclusività e design sociale

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Mara Bragagnolo

MARA BRAGAGNOLO, di origini genovesi, formatasi alla Glasgow School of Art, mette al centro della sua pratica l’inclusività. Progetta con attenzione all’accessibilità e all’esperienza sensoriale, come nei progetti Nook, arredi pensati per bambini nello spettro autistico, e Doyenne x Nike SB, collezione di abbigliamento da skate con dettagli inclusivi come i bottoni magnetici.

CI PIACE PERCHÉ: affronta il design con empatia e rigore, trasformando l’inclusività in un gesto quotidiano e concreto. I suoi progetti non cercano soluzioni universali, ma risposte specifiche a bisogni reali.

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Alexia Audrain

ALEXIA AUDRAIN è una progettista francese, laureata presso l'École de Design Nantes Atlantique, che lavora sull’intersezione tra design e neurodivergenza. La sua OTO Chair è una sedia terapeutica pensata per persone con autismo: attraverso un sistema di compressione controllato, offre una sensazione di abbraccio che favorisce rilassamento e concentrazione. Il progetto è stato sviluppato con esperti del settore e testato presso il centro EXAC-T di Tours, in Francia.

CI PIACE PERCHÉ: traduce un bisogno reale in una soluzione sensibile e intelligente, unendo funzionalità, comfort, empatia e cura.



Sperimentazione, multifunzionalità, design concettuale

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Cyryl Zakrzewski

CYRYL ZAKRZEWSKI, designer polacco laureatosi all’Università delle Arti di Poznań, dà forma a oggetti dal forte impatto organico e futuristico. Il suo lavoro si distingue per l’uso di tecniche come il design generativo, CAD e CNC, combinandole con l’artigianato scultoreo tradizionale. Con collezioni come Organoid Cabinet, intreccia legno e plastica riciclata; con la Nexus Collection esplora forme fluide che evocano il movimento, mentre con la Flow Collection cattura l’essenza del dinamismo in arredi minimal.

CI PIACE PERCHÉ: trasforma il materiale in espressione realizzando opere dal forte impatto organico e futuristico che sembrano evolversi naturalmente nello spazio, evocando movimento e trasformazione. 

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Swedish Girls

SWEDISH GIRLS – duo formato da Mira Bergh e Josefin Zachrisson – esplora le relazioni tra spazi pubblici, corpi e società con un linguaggio pop, materico e concettuale. Il duo, con sede tra Milano e Stoccolma, esplora le potenzialità degli spazi pubblici e delle relazioni attraverso il design. Tra i loro progetti Utomhusverket, giardino segreto urbano a Stoccolma, e Seats System, sistema modulare di sedute sviluppato con Adidas e Juventus.

CI PIACCIONO PERCHÉ: il loro modo di comunicare: fresco, giovane e irriverente. Ma anche per l’attenzione con cui ripensano gli spazi aperti e pubblici, trasformandoli in luoghi inclusivi, giocosi e sempre sorprendenti.

emeline ong
Emeline Ong

EMELINE ONG, originaria di Singapore e laureata in Industrial Design presso la National University of Singapore, unisce progettazione e pratica curatoriale in un linguaggio visivo forte e riflessivo. Interessante la Pastille Collection i cui tavoli monolitici in colori pastello sono realizzati con un composto di polpa di carta e gesso; e la Twinkle Collection che comprende sculture luminose in carta modellata, le cui pieghe e imperfezioni diventano elementi poetici. 

CI PIACE PERCHÉ: entrare nel suo mondo significa attraversare un paesaggio sensibile in cui teoria, materia e immaginazione si incontrano.

ruya akyol
Ruya Akyol

RUYA AKYOL, designer turca, ha studiato alla Istanbul Technical University, Politecnico di Milano e Domus Academy. Dopo esperienze con Claudio Bellini e Philippe Starck, la sua prima collezione debutta al SaloneSatellite 2025, proponendo arredi multifunzionali pensati per spazi dinamici. Tra i suoi progetti, il divano Baia e la poltrona Signe, mescolano comfort, design e funzionalità con un tocco scultoreo. L’approccio di Ruya è caratterizzato da un attento studio dei materiali e delle forme, e dai dettagli che rendono ogni pezzo pulito ed elegante.

CI PIACE PERCHÉ: riesce a tradurre le esigenze di multifunzionalità in arredi raffinati, arricchendoli con una narrazione culturale che mescola tradizione turca e contemporaneità. La sua capacità di bilanciare estetica, funzionalità e artigianalità è evidente in ogni pezzo.

studio fabius clovis
Pepijn Fabius Clovis

PEPIJN FABIUS CLOVIS, originario di Utrecht, formatosi alla Design Academy di Eindhoven, lavora con materiali riciclati e un approccio progettuale istintivo. Con la collezione Piecefull Intuition – otto pezzi unici in collaborazione con Homestock – realizza sedie, tavoli e lampade dalle forme organiche. Tra i suoi progetti anche Practice Briefcase e Practice Semi-open Cabinet Dresser, che riflettono il suo stile libero, spontaneo e sostenibile.

CI PIACE PERCHÉ: il suo design ha qualcosa di grezzo e poetico insieme, e parla un linguaggio tutto suo. Ci colpisce l’audacia delle sue opere: forme non convenzionali che custodiscono però una riflessione sul riuso e sull’identità dei materiali.



Tecnologia, stampa 3D, innovazione

ignacio martinez todeschini
Ignacio Martinez Todeschini

IGNACIO MARTÍNEZ TODESCHINI, designer argentino specializzato in illuminazione, esplora l’uso di materiali ecologici - biopolimeri di mais, legno trattato con oli naturali e tessuto di juta - con cui crea lampade utilizzando la stampa 3D. Con il progetto Bilu, ispirato alle radici degli alberi e realizzato in stampa 3D, e Orbita, in collaborazione con FENIX® - una lampada che fonde design minimalista e tecnologia avanzata, caratterizzata da una superficie ultra opaca e resistente - sperimenta l’uso di nuovi materiali e tecnologie.

CI PIACE PERCHÉ: la continua ricerca lo porta alla realizzazione di progetti organici che raccontano storie di sperimentazione e visione futura, come nel caso delle lampade in biopolimero e FENIX®.

riccardo toldo designer
Riccardo Toldo

RICCARDO TOLDO, designer italiano, ha una relazione profonda e personale con la luce, che esplora come linguaggio emozionale. Con Fil Rouge, lampada minimalista, indaga il concetto di energia invisibile, fondendo estetica e funzione in un oggetto intimo e sorprendente.

CI PIACE PERCHÉ: la sua ricerca sulla luce come energia invisibile prende forma in un oggetto che non è solo una lampada, ma un’esperienza sensoriale.

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Luis Marie

LUIS MARIE è uno studio di design fondato nel 2024 a Rotterdam da Fenna van der Klei e Patricio Nusselder, laureati alla Design Academy Eindhoven. Fenna è una designer tessile olandese, mentre Patricio è un designer di prodotto con radici spagnole. I loro lavori uniscono attenzione al colore, alla forma e alla sperimentazione dei materiali. Il loro ultimo progetto, Plissade, è un divisorio tessile autoportante che non utilizza leganti o adesivi. 

CI PIACCIONO PERCHÉ: La capacità di unire tradizione tessile e innovazione in modo così contemporaneo, rende i loro progetti un’espressione di eleganza e intelligenza progettuale.





Tag: Design designer People



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 21 maggio 2025

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