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Quando il museo diventa un videogioco

News — 01 dicembre 2021

Un modo tutto nuovo di intendere il museo che sfrutta il format del videogioco per valorizzare e promuovere le proprie collezioni.

Gli italiani hanno speso quasi un miliardo di euro in videogiochi nell’ultimo anno solare. I videogiochi da tempo non sono più quell’attività rivolta solo ad una fascia specifica di persone e per puro divertimento, oramai sono un media maturo e non ci stupisce che anche i musei, ultimamente, abbiano capito l’importanza di coinvolgere determinati target nella loro comunicazione, uscendo dai canoni soliti e istituzionali, sempre più sperimentando forme nuove. 
 

Sono dunque molti i musei che, in tempi recenti, hanno investito nello sviluppo di videogiochi per promuovere e valorizzare le loro collezioni.

Cosa c’è di meglio che giocare per sentirsi coinvolti? L’invito allora è di provarne alcuni, ecco la nostra selezione.

 


 

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Father and son (Museo Archeologico Nazionale di Napoli)

È il primo esperimento di videogame promosso da un museo italiano, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Prendete il controllo di Michael, un ragazzo in cerca del padre archeologo che non ha mai conosciuto e da cui ha ricevuto una lettera di invito per andare al MANN di Napoli, da dove comincia la vostra avventura tra la storia e le collezioni del museo.

 


 

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Prisme 7 (Centre Pompidou, Parigi)

Attraverso 7 livelli si sviluppa un viaggio lungo più di un secolo che coinvolge il giocatore attraverso numerosi puzzle con l’obiettivo di sbloccare i capolavori del Pompidou e arricchire dunque la propria galleria personale. Il gioco è stato sviluppato dal Centre Pompidou con il sostegno del Ministero dell’Istruzione e della Gioventù.

 


 

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Treasure Hunters (Science Museum, Londra)

In questo caso il giocare mette in competizione i giocatori collegati con delle sfide pratiche, alcune di queste sono ambientate all’interno dei musei del network dello Science Museum, come per esempio scatta una foto a qualcosa di luminoso. Si può giocare anche da soli  ma anche di fare l’arbitro delle sfide.

 


 

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The medici game (Palazzo Pitti, Firenze)

In un mondo 3D comandate la giovare storica dell’arte Caterina che ha il compito di risolvere il mistero secolare che si cela all’interno di Palazzo Pitti, sullo sfondo di una guerra tra sette e fitte simbologie esoteriche. Immergetevi in questo nuovo modo di visitare le sale del Palazzo, sopratutto su cellulare l’effetto è notevole.

 


 

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Mi Rasna - Io sono etrusco (Museo Nazionale Etrusci di Villa Giulia, Roma)

Valorizzare la ricchissima storia del popolo Etrusco è l’obiettivo di questo videogioco strategico e gratuito. L’utente veste i panni di un magistrato locale che dovrà gestire il benessere delle città attraverso una serie di azioni legate all’economia, all’agricoltura, all’allevamento, all’edilizia, all’estrazione delle risorse e dei manufatti prodotti dal popolo etrusco.
 


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Tag: videogiochi



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 01 dicembre 2021

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