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Come cambia il mondo del lavoro?

News, Osservatorio, Interviste — 19 aprile 2022

Ne abbiamo parlato con Pier Carlo Barberis, fondatore degli Stati Generali Mondo Lavoro: una piattaforma dedicata alle sfide in ambito professionale.

Nel 2019 ha preso forma gli Stati Generali Mondo del Lavoro, piattaforma che mette in connessione aziende e stakeholder del mondo del lavoro. Ogni mese il progetto dà voce a imprese, startup e organizzazioni attraverso una serie di incontri che possono durare da due a cinque giorni, in presenza e online.

Durante i meeting degli Stati Generali Mondo del Lavoro i partecipanti hanno la possibilità di effettuare un breve speech della durata di 15 minuti ciascuno, una vera e propria maratona culturale. Un po’ di numeri dell’edizione 2021: 32.000 partecipazioni, 110 ore trasmesse, 83 meeting, 445 relatori. L’obiettivo degli Stati Generali Mondo del Lavoro è creare un dibattito di attivo che metta a confronto le varie community. Per saperne di più abbiamo intervistato Pier Carlo Barberis, fondatore della piattaforma.

Stati Generali Mondo del Lavoro nasce come piattaforma di networking per imprese, startup e organizzazioni. Come sono strutturati gli incontri proposti?

Gli Stati Generali Mondo del Lavoro ogni mese organizzano un evento che può svolgersi dai due ai cinque giorni, suddiviso in meeting al mattino e meeting al pomeriggio, con la partecipazione dei relatori sia in presenza sia in collegamento web.

Ogni evento è trasmesso sulle nostre pagine social di Facebook e Youtube in modo tale da offrire l’opportunità a chi non può essere presente fisicamente di poter seguire l’evento online. Durante i meeting mettiamo a confronto tutti gli stakeholder di diversi settori del lavoro, ognuno per il proprio settore di competenza relativo al topic di riferimento inerente al meeting.

Quali sono le potenziali opportunità generate durante gli eventi per un brand o un professionista?

Rivolto principalmente ad aziende di settore, manager, OOSS, istituzioni, imprese, mondo della formazione, professionisti, ricercatori e studenti, il convegno ha come obiettivo quello di istituzionalizzare un’occasione annuale d’incontro, in cui gli stakeholder di riferimento possano confrontarsi e condividere idee e best practice che potranno generare progetti e iniziative concrete nel futuro.

Le opportunità generate a seguito della partecipazione di un brand o di un professionista sono quelle di avere un’opportunità maggiore di far conoscere la propria azienda/servizi offerti all’interno di una piattaforma apolitica ed apartitica, parlando di progetti e/o best practice o facendo proposte migliorative relative al settore lavorativo di riferimento. La partecipazione assicura un momento di networking, aumentando così le proprie conoscenze con altre aziende e/o professionisti che possono anche scaturire in situazioni di business.

Dallo sport al turismo, passando per il design. Come vengono scelti gli argomenti del palinsesto?

I nostri meeting dedicati a Montagna, Innovazione, Mare, Architettura e Design, Cultura, Turismo, Sport, Italia, Agrifood, Cinema, hanno tutti un filo conduttore comune, che è quello del lavoro, analizzato e approfondito in ogni sfumatura dei settori elencati. Fondamentalmente, ogni meeting ha al suo interno delle macroaree, tra cui welfare, sostenibilità, innovazione e nuove competenze. Inoltre ogni evento prevede un momento formale di apertura, che è un’opportunità di confronto dedicato alle istituzioni del settore, locali e nazionali.

Quali sono i principali cambiamenti nel mondo del lavoro che avete notato in questi due anni di attività?

I principali cambiamenti che abbiamo avuto in questi due anni sono legati alla pandemia e quindi abbiamo riscontrato molti cambiamenti nella gestione delle organizzazioni, che sono divenute più fluide con un approccio allo smartworking in maniera più strutturata. Di conseguenza, ciò ha portato ad una destrutturazione delle gerarchie delle aziende, perché smartworking e abbattimento degli impatti sociali han fatto sì che il concetto di gerarchia sia cambiato a favore di un concetto di team.

In occasione del Fuorisalone, a giugno presenterete un incontro dedicato al mondo del design e dell’architettura. Qualche anticipazione sui temi e sui relatori coinvolti?

Il programma della prima edizione degli Stati Generali Mondo Lavoro dell’Architettura e del Design prevederà sei meeting suddivisi in due giorni, dove si parlerà di diversi temi.

Nell’incontro inaugurale saranno protagoniste le istituzioni che apriranno l’evento e daranno il via agli altri incontri dedicati alle nuove competenze del settore, alla trasformazione dello spazio abitativo tra casa e lavoro, alla fruizione degli spazi culturali e al metaverso. Grazie inoltre agli interventi dei relatori presenti potranno nascere ulteriori spunti di riflessione che potranno essere approfonditi.

Quali sono le competenze più importanti che un giovane professionista deve avere per far fronte alle sfide di oggi nel mondo del design e dell’architettura?

È importante sottolineare ancora una volta i grandi e veloci cambiamenti che il mondo del lavoro sta vivendo, con la richiesta di competenze sempre più trasversali e allargate. Se ci soffermiamo ad esempio sul mondo del metaverso, scopriremo che non solo sta acquisendo sempre più spazio nei temi di discussione generali, ma soprattutto sta diventando un autentico luogo di incontro e confronto per istituzioni, imprese e professionisti del settore.

Il tema del metaverso, come anticipato precedentemente, sarà affrontato in maniera più approfondita nel nostro evento e grazie alle conoscenze degli esperti del settore, formatori ed HR manager, potremo avere un’occasione per confrontarci con loro e capire meglio quali saranno le competenze richieste ai giovani professionisti nei prossimi anni per operare con successo nel campo dell’architettura e del design.

 

 



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 19 aprile 2022

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