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Come si progetta una ghost kitchen?

News, Interviste — 10 maggio 2022

Ce ne parla Ruggero Cipriani Foresio, Chief Marketing Officer di Helbiz. La ghost kitchen della società è presente a Milano con uno spazio di circa 2mila metri quadrati dedicato al food delivery.

Si chiamano ghost kitchen e per chi ancora non lo sapesse sono vere e proprie strutture adibite esclusivamente alla preparazione dei piatti, successivamente consegnati direttamente a coloro che li hanno ordinati online, tramite sito o app. Quello delle ghost kitchen è un settore in crescita nel mondo del food delivery: consente di ridurre notevolmente i costi di gestione rispetto a un ristorante tradizionale, ottimizzando le spese del locale e del personale.

A Milano, Helbiz, azienda specializzata nella micromobilità, ha creato una ghost kitchen di quasi 2mila metri quadrati nel cuore della città, con un servizio di consegna a domicilio che sfrutta la collaudata esperienza nella mobilità elettrica del brand. In questo nuovo progetto è coinvolto uno staff qualificato di 80 persone assunte da Helbiz, fra cuochi, butlers (si occupano della consegna con scooter elettrico), personale tecnico ed amministrativo. Per saperne di più ne abbiamo parlato con Ruggero Cipriani Foresio, Chief Marketing Officer di Helbiz.

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Partiamo da una domanda di rito. Cosa sono le ghost kitchen e quali sono i vantaggi?

Si tratta di vere e proprie cucine... nascoste! La più grande a livello internazionale è proprio la nostra Helbiz Kitchen sviluppata per rivoluzionare l’esperienza del food delivery, sia sul piano gastronomico, sia sul piano delle ordinazioni e delle consegne. Si basa infatti su una gigantesca cucina di quasi 2.000 mq nel cuore di Milano e su un servizio di consegna a domicilio che sfrutta la collaudata esperienza nella mobilità elettrica di Helbiz, leader globale nel settore.

Un grande vantaggio è che permette a tutti coloro che accedono all’app Helbiz di ordinare nello stesso momento, con un'unica transazione e con un’unica consegna, sei tipologie di menu differenti - pizza, hamburger, insalata, poke, sushi e gelato – e di riceverli in tempi rapidissimi attraverso i butlers di Helbiz, veri e propri maggiordomi che, oltre alle consegne a domicilio su scooter elettrici, si occuperanno di offrire un’esperienza da un ristorante di livello.

Inoltre, un altro importante vantaggio, è che tutto è di proprietà: dalle cucine, ai mezzi, al dipartimento di Information Technologies, al personale tutto assunto da Helbiz; questo ci permette di gestire, monitorare e sviluppare tutto al meglio.

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Dalla micro-mobilità al food delivery, in che modo Helbiz ha pianificato questa espansione e qual è il legame tra questi due mondi?

Helbiz è da sempre promotore di innovazione, proattivo nel settore e attento alle novità. Helbiz Kitchen nasce proprio dall’ambizione e dalla voglia di scoprire nuovi settori, dopo averli analizzati bene e a fondo. Per l’azienda il tema della sostenibilità è da sempre il fulcro attorno al quale sviluppiamo ogni prodotto e servizio: siamo partiti con i monopattini elettrici, e siamo arrivati ad una ghost kitchen innovativa e sostenibile.

Oltre agli scooter, 100% elettrici, Helbiz Kitchen utilizza infatti cucine elettriche, celle frigorifere, sistemi di filtrazione aria a lampade UV ozonizzanti, e sistemi di conservazione dei cibi a consumi controllati per garantire uno sfruttamento senza sprechi delle risorse energetiche. Inoltre, tutto il packaging è in carta riciclabile con inchiostro alimentare, ed al momento della consegna verranno fornite tovagliette e posate in Mater-Bi, anche esse riciclabili, senza la presenza di plastica.

Una proposta concreta per una scelta eco-sostenibile e per offrire la massima comodità al cliente che non deve preoccuparsi di allestire per il pranzo o per la cena, in quanto tutto gli viene fornito. Le due linee di business – i monopattini elettrici e la ghost kitchen – sono quindi legati da un grande senso di responsabilità ambientale, da un’innovazione che si sviluppa e migliora, senza mai perdere di vista l’ecosostenibilità.

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Dal punto di vista progettuale, quali sono le caratteristihe delle ghost kitchen targate Helbiz?

Helbiz Kitchen, a differenza dei tradizionali servizi di food delivery, che si limitano a effettuare una triangolazione fra gli utenti e i ristoranti di zona, si basa su un modello multi-ordine, proprietario e centralizzato, nel quale tutti gli step del processo – dalla possibilità di ordinare prodotti di cucine diverse con tempi di preparazione diversi, in un unico ordine con un'unica consegna – sono gestiti da un unico interlocutore.

Si tratta dell'ecosistema culinario più innovativo mai sperimentato finora: la qualità delle materie prime, l'attenzione ai dettagli e la competenza alimentare sono i requisiti che determinano un'esperienza totalmente nuova. Una vera e propria rivoluzione, fatta con gusto.

Quali sono le attività che avete in programma in occasione dell’edizione di giugno di Fuorisalone?

Durante il Fuorisalone, Helbiz offrirà tutto il suo supporto legato ai temi di sostenibilità e smart city, due punti cardine dell’azienda stessa. E come già detto, porteremo i prodotti Helbiz Kitchen all’interno del Fuorisalone attraverso un’attività che vede il coinvolgimento e la selezione di cento persone, tra influencer e personaggi di spicco nel mondo del design, che avranno modo di provare in esclusiva alcuni prodotti, in co-design tra noi e Fuorisalone.it. Riceveranno quindi uno speciale kit di benvenuto, che gli aprirà le porte della nostra ghost kitchen. 

Questi 100 personaggi selezionati, potranno avere accesso a tutto il nostro mondo e prodotti selezionati con la massima cura ed attenzione, per provare un servizio unico in città, e materie prime di eccellenza.





Tag: Helbiz



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 10 maggio 2022

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