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Spazi temporanei a Milano: la location dell'Ex Macello di Porta Vittoria

News, Osservatorio — 28 giugno 2023
L' Ex Macello di Porta Vittoria ha ospitato l'edizione 2023 di Alcova

Intervista a Mario Viscardi, direttore creativo Piano B e Andrea Capaldi, direttore artistico di mare culturale urbano. A loro è affidato il progetto di valorizzazione degli spazi durante la fase di cantiere dell’area.

L’Ex Macello di Porta Vittoria a Milano si erge su una superficie che occupa circa 15 ettari nel quadrante orientale della città, a sud del passante ferroviario di Porta Vittoria. La struttura fu costruita tra il 1912 e il 1914 da Giannino Ferrini e Giovanni Filippini, ingegneri dell’ufficio tecnico comunale. Negli anni Novanta fu via via dismessa, fino alla totale dismissione nel 2005. A distanza di quasi 20 anni lo spazio è protagonista di una strategia di attivazione, con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza occasioni per conoscere e vivere gli spazi, un po’ come già è accaduto durante l’ultima edizione del Fuorisalone con Alcova. L’area è infatti oggetto di un intervento di riqualificazione urbana e questa fase rappresenta un modo strategico per costruire una cerniera tra questa porzione di tessuto urbano e il quartiere circostante. Il programma degli appuntamenti è attivo dallo scorso settembre e lo sarà fino a ottobre di quest’anno tra festival, mostre, spettacoli e concerti come Skate&Surf Film festival, Piano City e Will Festival. Per sapere di più abbiamo raggiunto i curatori del progetto, Mario Viscardi, direttore creativo Piano B e Andrea Capaldi, direttore artistico di mare culturale urbano.

Piano B e mare culturale urbano sono responsabili del progetto temporaneo di iniziative culturali e di intrattenimento che animano gli spazi dell’Ex Macello durante la fase di cantiere. Quanto è importante valorizzare questa fase?

Utilizzare spazi dismessi rendendoli luoghi di aggregazione e di attività culturali, assolve a una serie di obiettivi. Prima di tutto rivitalizzano un quartiere e lo portano al centro dell'attenzione aprendolo a nuove opportunità. Concedono alla cittadinanza un luogo dove ritrovarsi fisicamente e condividere contenuti e passioni comuni. Regalano agli operatori culturali e dell’intrattenimento spazi suggestivi e stimolanti per creare contenuti. Pensiamo che organizzare uno spazio dove far incontrare le persone, e farle stare bene insieme, sia sempre un atto positivo e costruttivo per la nostra società e il mondo in cui viviamo. Oltre tutto questi processi aiutano il progetto di rigenerazione a nascere in un contesto attivo e stimolante creando un ponte per il futuro.

Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati di raggiungere? Qual è il vostro termine temporale operativo?

Lo spazio ci è stato affidato fino a fine ottobre 2023, stiamo verificando la possibilità di poterlo utilizzare fino alla fine dell’anno, dobbiamo trovare un’idea per renderlo accogliente anche quando le temperature scenderanno, e viverlo il più possibile prima che parta il cantiere per la riqualificazione dell’area. Gli obiettivi sono quelli di utilizzarlo come spazio multidisciplinare dove organizzare festival, concerti, eventi, convention, sfilate, installazioni, mostre. Siamo pronti ad accogliere tutto quello che di bello possa venire in mente. La vera sfida è quella di gestire il progetto in modo sostenibile sia a livello ambientale che economico. Da questo punto di vista siamo partiti molto bene, siamo fiduciosi.
 

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L’Ex Macello è un luogo iconico: quali sono le linee guida per attivare e dare nuovo significato a spazi inutilizzati della città?

Le linee guida sono la sostenibilità e l’inclusione.  L’Ex Macello è un campo di prova sperimentale per testare sistemi di aggregazione sostenibile. Tutte le attività che facciamo sono concepite con l’utilizzo di materiali riciclabili e compostabili e con la riduzione al minimo dell’usa e getta. Per esempio, da questa settimana, in collaborazione con AMSA, attiveremo uno studio per abolire i bicchieri usa e getta. Chiederemo al pubblico di comprarsi un bicchiere, e di ri-cosegnarlo alla fine dell’evento per poterlo riavere ogni volta che tornerà all’Ex Macello scommessa ambiziosa per un luogo che ospita 4.000 persone contemporaneamente. L’inclusione è un altro aspetto determinante, sono in programma eventi con associazioni che si occupano di disabilità, parità di genere e comunità LGBTQIA+ con cui stiamo progettando attività aggregative ricreative e di formazione culturale.

In che modo il palinsesto di attività rappresenta un’occasione per costruire una relazione con i cittadini milanesi?

Oltre a ciò che è già emerso nelle risposte precedenti, ci interessa evidenziare che con l’attività temporanea di Ex Macello abbiamo attivato una piattaforma a disposizione del quartiere, della città, dell'hinterland ma anche di tutti i turisti e gli stakeholder italiani e stranieri che visitano o lavorano a Milano durante l’anno. Quest’anno abbiamo attivato un’attenzione particolare nella relazione con le generazioni più giovani. Da questo punto di vista sono strategiche le partnership con Scomodo e Ape, due realtà che riescono ad aggregare tantissimi ragazzi e ragazze sia in momenti di festa che di confronto, discussione e crescita collettiva.

Le sinergie tra i partner generate durante questa fase avranno modo di svilupparsi e crescere anche in una fase B del progetto?

Parlando di partner, prima di tutto ci preme ringraziare Redo sgr (sviluppatore dell’area) e Fondazione Housing Sociale (a capo di tutto il placemaking di Aria Ex Macello), che ci hanno voluto al loro fianco per questa stupenda sfida. Un progetto di questa portata ci sta permettendo di attivare relazioni a più livelli, tutte a loro modo importantissime per radicare sempre di più Ex Macello nel tessuto sociale e culturale della città. Sia nella dimensione iper territoriale che in quella cittadina, ma anche su scala nazionale e internazionale, stiamo costruendo alleanze e sinergie in un processo di sperimentazione molto virtuoso: siamo in un vero e proprio “laboratorio di città” che sta creando delle basi solide di conoscenza reciproca tra tutti i soggetti in campo,  preziosissime per affrontare e accompagnare le varie fasi di trasformazione dell’area. Questa dinamica è quindi fondamentale per il presente ma ancora di più in una prospettiva a medio e lungo termine dove si dovranno cogliere opportunità ma anche affrontare e risolvere criticità o costruire compromessi virtuosi di collaborazione a servizio di un nuovo quartiere che sta nascendo. Tornando al tempo presente, a questa lunga estate 2023, ci teniamo molto a evidenziare quanto sia per noi fondamentale aver trovato alleati perfetti in Ape, Botellon Milano, Le Cannibale, Scomodo che insieme a tanti altri operatori culturali della città ci stanno aiutando a costruire una programmazione di grande qualità e di grande interesse per tantissime persone della città e non solo.

Quali investimenti avete fatto e come è possibile proporre eventi o prendere in locazione l’area per finalità commerciali o culturali?

Il nostro sforzo è stato quello di attivare un luogo che fosse pronto ad accogliere idee, progettazione, co-progettazione culturale a impatto sociale o anche semplicemente feste ed eventi privati e aziendali dove far stare bene le persone insieme; un luogo sicuro, un luogo che riuscisse a sfruttare tutto il fascino di uno spazio di archeologia post industriale che le persone potranno vedere così com'è ora solo per pochissimo tempo ancora, prima della sua trasformazione definitiva; volevamo fortemente aprire alla città un luogo maledettamente bello, indimenticabile e magico grazie al suo essere così effimero. Abbiamo dato grande importanza alle luci, che riescono a valorizzare al meglio lo spazio e l’architettura durante i nostri eventi notturni. Abbiamo puntato molto sulla qualità dell’audio a disposizione degli artisti e del pubblico che accoglieremo. Siamo apertissimi a raccogliere idee per progetti culturali/artistici e consigliamo caldamente a tutte le realtà della città che organizzano eventi pubblici o privati di non perdere l’occasione di vivere e far vivere un’esperienza unica, che non si potrà mai più ripetere così come è oggi. Quest’anno o mai più. Potete visitare il nostro sito e contattarci tramite email e andrea.capaldi@maremilano.org e mario@pianob.it.





Tag: Interviste Milano Rigenerazione urbana



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 28 giugno 2023

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