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Abitare il design: gli appartamenti protagonisti del Fuorisalone

Lifestyle — 29 aprile 2025

Alto artigianato e matericità, richiami agli anni ’70, rigore e decòr, influenze giapponesi: le case più belle che abbiamo visitato durante la design week

Le code per visitare Palazzo Donizetti sembravano infinite. Tra alto artigianato e design, L’Appartamento by Artemest ha messo in luce il talento dei migliori maestri artigiani italiani attraverso la visione creativa di sei studi di interior: 1508 London, Champalimaud Design, Mayer Davis, Nebras Aljoaib, Romanek Design Studio, e Simone Haag. Ogni designer ha trasformato una sala del palazzo secondo la sua visione artistica, con una selezione di arredi, illuminazione, arte ed elementi decorativi realizzati da oltre 180 artigiani, artisti e brand presenti su Artemest.

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Photo courtesy of Tomaso Lisca and Luca Argenton

Tra il quartiere di Porta Venezia e Città Studi, in un palazzo anni Trenta, REdDUO - progetto nato nel 2020 da Fabiola Di Virgilio e Andrea Rosso - ha trasformato un ampio appartamento nella sua nuova casa-studio. Un progetto ben riuscito tra suggestioni personali, influenze giapponesi, richiami agli anni ‘70 e una grande attenzione alla matericità.

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Photo courtesy of Giulio Ghirardi

Cabana, magazine semestrale per gli amanti dell’interior design, dell’home decòr, dell’arte e dell’architettura, fondato da Martina Mondadori, ha aperto le porte della casa in via Bigli - un capolavoro firmato da Renzo Mongiardino - presentando la mostra Speak Memory: A Conversation Across Time, curata da Deborah Needleman. Composta da pezzi commissionati da artigiani di tutto il mondo, la mostra ha evocato la filosofia condivisa dall‘arredatore originario, Mongiardino. Gli artisti, ognuno con il proprio linguaggio, hanno utilizzato materiali di LVMH Métiers d’Art.

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Photo courtesy of CABANA MAGAZINE

Mediterranea – Andamento Lento è una narrazione tra luce, materia e colore. Casaornella, il progetto curato e diretto da Maria Vittoria Paggini, in via Conca del Naviglio 10, è tornato alla design week con un’interpretazione fluida e sensoriale dell’abitare proponendo un viaggio che attraversa il Mediterraneo e ne cattura il ritmo, il calore, la sospensione del tempo.

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In Foro Buonaparte, in un edificio Hausmanniano di inizio ‘800, Lucrezia Calvi ha ridisegnato un appartamento di 120 mq su due livelli: Casa Lea. La fondatrice di LC Atelier ha privilegiato l’utilizzo di essenze, finiture e cromie ispirate alla cultura giapponese. Davvero interessanti i dettagli nelle scelte d’interior, come la pavimentazione in listelli di cotto posati a spina di pesce all’italiana o le pareti trattate con finitura limewash, arricchite da carte da parati in rafia e paglia. Molti gli arredi realizzati su disegno: dalla scala in ottone brunito alle applique.

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Photo courtesy of De Pasquale Maffini

Nella raffinata dimora milanese dell’Atelier Osanna Visconti, luogo di una bellezza senza tempo nel cuore delle Cinque Vie, HOSOO ha presentato una nuova collezione di tessuti realizzata in collaborazione con Dimorestudio. L’estetica sofisticata e visionaria del duo di designer, in dialogo con gli oggetti e arredi in bronzo di Osanna Visconti, hanno dato vita a una narrazione autentica tra storia e artigianalità.

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Photo courtesy of Silvia Rivoltella

Nel cuore del Brera Design District, “Orizzonti” è l’allestimento del Brera Design Apartment firmato da Zanellato/Bortotto: un vero e proprio manifesto progettuale che parla di mondi, contaminazioni, visioni e connessioni, secondo la cifra stilistica dello studio. Il restyling dell’appartamento mostra la capacità dei due designer di celebrare il saper fare, la qualità artigianale, la storia e le peculiarità dei luoghi, la memoria e la tradizione utilizzando superfici, colori e materiali come veicolo per scrivere una nuova storia.

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Photo courtesy of Valentina Sommariva

Rigore e frivolezza, austerità e decorativismo. Giuseppe Porcelli ha unito teatralità e design presentando la sua prima collezione di arredi in uno spazio intimo all’interno di un pied-à-terre nel cuore di Città Studi. Ispirandosi alla garçonnière nella sua accezione tradizionale, l’architetto e designer appassionato di colori audaci e ricche texture, ha dato vita a un luogo di introspezione che riflette sulle dinamiche dell’amore maschile, l’ego, la solitudine e l’edonismo.

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Photo courtesy of Silvia Rivoltella





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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 29 aprile 2025

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