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Nasce la PoliMi Graduate School of Management sui Navigli

News, Milano — 21 dicembre 2022

Atmosfere informali, capsule per isolarsi in sessioni di coaching, aule ibride, multifunzionali e flessibili sono i tratti distintivi del nuovo Campus PoliMi a Milano. Innovazione tecnologica e spazi a misura d'uomo si incontrano per una fruizione ottimizzata di didattica in presenza ma anche da remoto. 

Capsule per isolarsi in sessioni di coaching, aule ibride, multifunzionali e flessibili per lezioni da remoto ma naturalmente anche in presenza, atmosfere informali: questi gli ingredienti principali del progetto che Il Prisma, studio di progettazione internazionale, ha voluto per la nuova sede della Graduate School of Management del Politecnico di Milano sui Navigli. La sfida è stata tradurre il fondamento della business school in un luogo di commistione e di community. Uno spazio capace di creare sinergia tra i suoi vari attori e utenti. Il risultato è un vero e proprio campus dove ispirazione, innovazione tecnologica e dimensione umana confluiscono insieme per fornire la migliore esperienza ibrida della didattica.

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Drivers strategici che hanno guidato la progettazione di questi nuovi spazi sono stati il desiderio di creare partnership che mettessero al centro il rapporto personale e umano prima che di business, e il dare forma concreta e sostenibile al futuro. Il concept progettuale “A foundry of hand - made futures” si rifà al purpose stesso di POLIMI GSoM che recita, “Inspiring and partnering with innovators to shape a better future for all”. 

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Ad accogliere gli utenti è un’area Welcome dal look and feel informale, con accenti industrial e underground, caratteristiche tipiche della zona dei Navigli. L’environmental branding, che ha l’obiettivo di veicolare una serie di messaggi e frasi valoriali per stimolare coinvolgimento ed enfatizzare la nuova identità del brand, è stato, in parte, curato da Il Prisma, in particolare, le scritte a terra, come quelle all’inizio e alla fine della scala in metallo costruita ad hoc per esaltare il senso di dinamismo

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Gli spazi ancillari che si diramano tra le aule dei tre piani sono progettati con l’approccio Worksphere, con dei work setting concepiti per ogni tipologia di lavoro – da quelle più esplorative e di brainstorming, alla creazione e messa a punto di progetti – con l’obiettivo di stimolare incontri spontanei, commistione e contaminazione di idee, e trasmettere un senso di collettività. Spazi chiave sono le Capsule: collocate al secondo piano, si possono prenotare per isolarsi, fare una sessione di coaching con un mentore in presenza o da remoto, o un’autovalutazione, supportati da futuristici strumenti digitali.

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Cinque aule progettate per assicurare la massima flessibilità spaziale, tecnologica e funzionale, denominate Multipurpose rooms (MPR) hanno l’obiettivo di offrire la migliore esperienza didattica, in presenza e a distanza, e costituiscono il core della business school. Grazie a supporti digitali e d’arredo (separé e lavagne mobili, tavoli ribaltabili, luci modulari, pannelli fonoassorbenti per il comfort acustico) sono facilmente riconfigurabili e possono accogliere diversi scenari della didattica: lezione frontale, teamwork, conference room o aula flexi. Videocamere e microfoni direzionali gestiti da regia intelligente consentono agli interlocutori, in presenza o da remoto, di interagire in egual misura, attenuando i gap esperienziali della didattica ibrida.

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Il piano terra e il primo sono uniti da un fil-rouge di colori e materiali, seppur mixati in maniera differente. L’aspetto industriale mantenuto grazie alla presenza metallica e impianti a vista, è contrastato dal calore materico di legno e dal verde, che sembra nascere in maniera spontanea, proprio come gli incontri che avvengono in questo luogo.

Anche il progetto di wayfinding merita una menzione: studiato ad hoc, è concepito per essere il più inclusivo possibile, tenendo conto di tutte le tipologie di disabilità; la segnaletica principale è affiancata dalle indicazioni in codice Braille e dai cartellini appositi per i disabili in carrozzina che possono avere una diversa percezione dello spazio.



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 21 dicembre 2022

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