Dorothea Lange: l’autrice di Migrant Mother in mostra a Torino

Continua la rassegna ospitata da CAMERA (Centro Italiano per la Fotografia di Torino) dedicata alle più grandi fotografe del secolo scorso. Dopo l’appuntamento dedicato a Eve Arnold che ha attirato più di 27000 visitatori, CAMERA celebra una delle protagoniste assolute della fotografia documentaria del Novecento, Dorothea Lange. 

La mostra intitolata “Racconti di vita e lavoro” a cura di Walter Guadagnini, direttore artistico di CAMERA, vedrà la presentazione di oltre 200 immagini dell’artista che John Szarkowski descrisse come “per scelta un’osservatrice sociale e per istinto un’artista.”

Foto di Dorothea Lange, Toward Los Angeles, California, 1937

Un’attenzione particolare è rivolta a tutta la produzione degli anni Trenta e Quaranta che racconta il coinvolgimento di Dorothea Lange con la Farm Security Administration per documentare gli eventi che hanno segnato la storia economica e sociale degli Stati Uniti dal 1931 al 1939. 

I migliaia di scatti di Dorothea Lange ritraggono un paese in ginocchio, il Sud degli Stati Uniti, colpito da 8 anni di grave siccità e continue tempesta di sabbia i quali costrinsero migliaia di persone a migrare. Proprio in quel periodo fu prodotta l’immagine che per eccellenza ha segnato la fama di Dorothea Lange, entrando nella storia della fotografia documentaria, Migrant Mother. Lo scatto, in esposizione all’interno della cornice “Racconti di vita e lavoro”, ritrae il volto di una madre di 7 figli consumata dalla disperazione della povertà.
 

Foto di Dorothea Lange, Migrant Mother, 1936

Le foto di Dorothea Lange appartengono a un periodo storico che per quanto passato parla con spaventosa franchezza al presente, raccontando tutte le tematiche più attuali del nostro secolo: la crisi climatica, le migrazioni e le discriminazioni.