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Ceci n’est pas une salle à manger

— 09 aprile 2024
Fornasetti

Corso Venezia 21/A (angolo via Senato)
15 - 21 aprile 2024
Lunedì - sabato, dalle 10.00 alle 20.00
Domenica dalle 10.00 alle 19.00

Fornasetti, in occasione della Milan Design Week 2024, trasforma la sala da pranzo in un ambiente magico e surrealista.

L’atelier milanese esplora, con il suo savoir-faire, i confini tra decoro e oggetto, realtà e finzione, bidimensionalità e tridimensionalità, mescolandoli, creando nessi e invitando lo spettatore a liberare le potenzialità immaginative in un gioco di rimando surrealista tra contenitore e contenuto. Per mezzo di contrapposizioni non casuali di ordini di realtà -esaltate dal tratto grafico e dal linguaggio onirico propri di Fornasetti – i nuovi mobili e complementi riempiono di magia la sala da pranzo.

Nuovi mobili contenitori dal profilo poliedrico, tavoli con forme e materiali inediti e sedie, che uniscono il fascino della storia a linee contemporanee e alla comodità dei tessuti imbottiti, sposano funzionalità e fantasia.

Il buffet e lo stipo bar “Vasi” – in legno serigrafato e laccato a mano come da tradizione dell’Atelier - presentano un design interno adattabile per custodire bicchieri e altri oggetti per la sala da pranzo e hanno dimensioni maggiori rispetto ai consueti mobili di Fornasetti.

- Lo stipo bar poliedro cattura immediatamente l’attenzione per via delle sue dimensioni generose e per la cura dei dettagli. Esternamente presenta dei decori di vasi, calici e bottiglie che, grazie alle loro campiture di colore ottenute tramite un lungo lavoro serigrafico realizzato a mano, spiccano ieratiche per contrapposizione cromatica sul fondo, nero o avorio. Ma è una volta aperto che questo mobile contenitore svela tutto il suo fascino grazie alla decorazione interna delle ante, che richiama quella esterna, e alla gentile illuminazione integrata che risalta elegantemente le finiture in ottone e il vetro specchiato cannettato.

- Il buffet poliedro presenta gli stessi decori dello stipo bar, che dialogano con la sala da pranzo e con ciò che a sua volta questo mobile può contenere, disposti orizzontalmente per seguire le sue lunghe forme. Nei suoi spaziosi scomparti laterali e in quello centrale dotato di cassetto, può esservi riposto tutto l’occorrente per la mise en place.

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courtesy Fornasetti 

La collezione di tavoli si arricchisce di nuove proposte:

- Il tavoloOggetti sparsi” ha un funzionale piano di forma rettangolare che appoggia su gambe in legno massello tinto e puntali in ottone, omaggio al design e alle finiture degli anni Cinquanta. I decori, serigrafati a mano, creano un contrasto sul fondo marrone o avorio, spugnato a mano, che li rende misteriosamente fluttuanti.

- Il tavoloGiostra di frutta” ha un conviviale piano tondo in legno serigrafato, laccato e dipinto a mano, anch’esso con gambe in legno massello tinto e puntali in ottone. Guardando il vortice di frutti colorati a mano che riempiono l’ampio piano si prova quasi la vertigine dell’horror vacui. 

Per la prima volta i tavoli di Fornasetti sono disponibili anche con piani in vetro decorato che celebrano, pure su questo materiale, lo stile inconfondibile di Fornasetti. I decori vengono così utilizzati per creare giochi di illusione sfruttando l’accostamento tra trasparenza e tratto grafico.

Le nuove sedie imbottite presentano una struttura in legno massello tinto nero con puntali in ottone, o metallo cromato, e sedute e schienali imbottiti rivestiti con tessuto jacquard. Con le stesse gambe dei tavoli e con quattro differenti motivi che rimandano giocosamente alla sala da pranzo, come nel caso di “Bottiglie e cocktail”, si integrano perfettamente in questo ambiente riempiendolo di fantasia e di colori brillanti.

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courtesy Fornasetti 

I decori di queste nuove creazioni rendono omaggio a due progetti realizzati da Piero Fornasetti a Milano tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Cinquanta, ossia la Pasticceria Dulciora e Casa Lucano, luoghi di convivialità e accoglienza.
Tutti i pattern originali sono di fatto il frutto di una meticolosa ricerca d'archivio in un gioco di abbinamenti tra l'arredo e l'ambiente che lo ospita.

L’Atelier riedita, infine, numerosi vassoi di cui Piero Fornasetti si reputava l’inventore, perché, come amava dire, “ad un certo momento della nostra civiltà non si sapeva più come porgere un bicchiere, un messaggio, una poesia”. In particolare, dopo quasi mezzo secolo di assenza, torna il vassoio di forma ovale arricchendo le possibili forme di questi oggetti che, come cornici preziose, racchiudono e celebrano ipnotiche nature morte.





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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 09 aprile 2024

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