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Fuorisalone Meets: Ilaria Bianchi

News, Interviste — 10 gennaio 2024

La designer celebre per i suoi sofisticatissimi arredi su misura - sempre in bilico tra artigianato, ricerca, industria e poetica - rivela in un secco botta e risposta il suo rapporto con la città, il lavoro e il desiderio di magia nel design.

Nome: ILARIA BIANCHI

Descrivici di che cosa ti occupi:
Progetto narrative, interior, mobili, oggetti per aziende, gallerie, clienti privati. Sono docente in varie università di design.

Dove abiti e dove si trova il tuo studio?
Abito a Milano e il mio studio è in via dei Transiti.

Cosa stai progettando oggi?
Una cucina, una poltrona, l’interior di una piccola galleria, una nuova collezione di ceramiche, un corso universitario, una vita che mi permetta di lavorare meno.

Se in casa potessi costruire un passaggio segreto dove porterebbe?
Consiglio la rubrica Case da Incubo di @mangiapregasbatty – cerca alla voce “il cesso armadio”

Il tuo primo ricordo legato al Fuorisalone:
La mostra Fénomena organizzata con il mio collettivo The Ladies’ Room negli spazi di SIAM 1838.

Il tuo angolo preferito della città:
La Martesana

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Bookshelf tema – ph. Caterina Valletta

Qualcosa che hai in casa e che hai disegnato tu:
Uno specchio pazzo, pezzo unico nel quale nessun materiale di cui è composto è quello che sembra.

Un oggetto di design che avresti voluto inventare tu:
Un oggetto di design che vorrei che venisse inventato prima che muoio è il proiettore di sogni: attacchi gli elettrodi alla fronte e proietta i tuoi sogni.

A cena a casa di amici: cosa porti?
Vino.

Se tu potessi mangiare solo un cibo per tutta la vita, quale sarebbe?
La salsiccia di Bra (mi scuso con gli amici vegani e mi vergogno, ma non posso non cedere alla salsiccia di Bra).

Se tu potessi bere solo un drink per tutta la vita, quale sarebbe?
Bloody Mary.





Tag: Fuorisalone meets Design Milano People



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 10 gennaio 2024

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