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Il pensiero del fare. L’alto artigianato come cultura, innovazione e progetto

Design — 26 ottobre 2025
© Artemest

L’alto artigianato come paradigma dell’essere progetto: un pensiero che trasforma materia, conoscenza e cura in esperienza culturale, interpretando il fare contemporaneo.

“Ogni materiale, se ben lavorato, diventa prezioso”
Queste parole, pronunciate da Pierluigi Ghianda, ebanista che ha incarnato il pensiero dell’alto artigianato italiano, racchiudono un principio che trascende la tecnica e la manualità. Apparentemente semplice, questa frase custodisce l’essenza di un approccio culturale al fare: un fare che non è mera esecuzione, ma pensiero, ricerca e progetto. Ogni gesto artigiano diventa così un atto di conoscenza, un ponte tra la materia e il significato, tra il passato e le esigenze contemporanee.

Il concetto di “essere progetto”, al centro delle riflessioni del Fuorisalone di quest’anno, trova nell’alto artigianato italiano la sua espressione più autentica. Essere progetto significa non limitarsi a produrre oggetti, ma costruire visioni e significati. Significa tradurre intuizione, conoscenza e cura in materia, trasformando ogni gesto in esperienza e memoria. L’artigiano non è più solo esecutore: è pensatore, progettista, narratore, custode di tradizioni e innovatore.

ghianda triennale
Pierluigi Ghianda "Fare è Pensare. L'uomo che Firma il legno " Triennale di Milano, 2013 - mostra curata da Studiolabo, Aldo Colonnetti

Negli ultimi anni, l’alto artigianato italiano ha riconquistato una centralità inattesa. Non più solo come eccellenza manifatturiera, ma come strumento di cultura, identità e progetto. Durante il recente incontro promosso da Artemest presso l'Istituto dei ciechi di Milano, Paolo Casati - creative director di Fuorisalone.it - ha sottolineato come il saper fare italiano possa essere una leva strategica per lo sviluppo del design e dell’impresa. L’evento ha mostrato come la qualità dei materiali, la cura dei dettagli e la profondità concettuale possano trasformare un oggetto in esperienza e narrazione.

In un’epoca dominata dalla produzione industriale di massa e dall’omologazione globale, l’artigianato rappresenta una risorsa strategica. Non è la quantità, né la ripetizione seriale a generare valore: è la capacità di trasformare conoscenza, estetica e tecnica in esperienze uniche. Ogni pezzo racconta una storia, crea relazioni, diventa parte di una cultura condivisa. L’alto artigianato, quindi, è già esperienza: racconto, lentezza, unicità, empatia. Ogni oggetto è gesto e memoria, appartenenza e dialogo.

In questo contesto, il concetto di esperienza non è semplice marketing: è un paradigma economico e culturale, come ricordano Pine e Gilmore nell’analisi dell’Experience Economy. Nella sequenza storica dei modelli economici — dalle materie prime ai beni, dai servizi alle esperienze — il valore più alto non risiede più nel possesso del prodotto, ma nell’esperienza che lo accompagna. L’artigianato, per sua natura, è esperienza: ogni pezzo racconta una storia, ogni gesto traduce cultura in materia viva, ogni dettaglio è occasione di relazione tra chi crea e chi vive.

image-1761470785Credits: Paola Paronetto

Il sapere come competenza e progetto
L’alto artigianato contemporaneo deve superare la visione riduttiva del fare come semplice abilità manuale. Come scrive Stefano Micelli in Futuro Artigiano, “c’è molta intelligenza nel fare”. L’artigiano non è più solo esecutore: è pensatore, innovatore, progettista. Opera in uno spazio intermedio tra arte, design e industria, costruendo significato attraverso la materia.

Il valore dell’alto artigianato si misura nell’esperienza che genera. L’oggetto non è solo possesso: è narrazione, memoria, relazione. Partecipare al processo creativo, conoscere l’origine dei materiali, comprendere il gesto dell’artigiano significa trasformare il consumo in esperienza culturale.

pelle© Artemest

Il sapere artigiano si articola in più dimensioni:
Cultura del materiale:
la conoscenza profonda di legno, metallo, ceramica o tessuti non è solo tecnica, ma epistemica. È sapere stratificato che tramanda tradizioni e apre a innovazioni. Conoscere un materiale significa comprenderne storia, limiti, potenzialità estetiche e funzionali. È il primo passo per trasformarlo in qualcosa di unico.

Cura e attenzione: ogni gesto, dalla scelta del pezzo di legno alla finitura finale, è conoscenza incarnata. Il fare artigiano è dialogo continuo con la materia, dove ogni imperfezione diventa opportunità di riflessione. La cura è cultura, è metodo, è attenzione etica verso il valore del lavoro e della materia.

Dialogo e contaminazione: l’artigiano contemporaneo non è isolato. Collabora con designer, architetti, artisti, ingegneri, tecnologi. Questa contaminazione genera nuove forme di creatività, dove tradizione e innovazione si intrecciano, e dove la tecnica incontra l’estetica, la storia incontra il futuro.

Pensiero progettuale: il fare non è mai fine a sé stesso. Ogni progetto nasce da una visione, da una ricerca concettuale, da un’intenzione estetica e culturale. L’oggetto diventa così la materializzazione di un pensiero e non un semplice prodotto.

In questa prospettiva, l’alto artigianato entra pienamente nell’economia dell’esperienza. Il valore del lavoro non risiede solo nella materia o nella tecnica, ma nel racconto che lo accompagna, nella relazione creata, nella capacità di generare senso. L’arte del fare diventa quindi pedagogia del bello, etica della cura, filosofia applicata alla vita quotidiana.

ceramica

vertro© Artemest

Essere progetto: alto artigianato come paradigma
L’artigiano, in quanto essere progetto, non si limita a creare oggetti: sviluppa visione, significato e cultura. Quattro parole chiave sintetizzano questa attitudine: pensiero, cura, ricerca, dialogo.

Pensiero: il fare nasce da un’idea, da una riflessione sulla forma, sulla funzione e sul significato. Ogni gesto è consapevole, ogni progetto nasce da una visione culturale.

Cura: la precisione, la pazienza e la dedizione sono strumenti di conoscenza. L’atto di lavorare è anche l’atto di comprendere.

Ricerca: materiali, tecniche e processi non sono dati, ma domande. Ogni progetto è un’esperienza di scoperta, sperimentazione e innovazione.

Dialogo: con i materiali, con le persone, con la cultura del proprio tempo. La creatività artigiana è sempre relazione, confronto, contaminazione.
 

QUI GALLERY ARTICOLO

L'Appartamento by Artmest, Palazzo Doniezzetti Milano, Fuorisalone 2025

Essere progetto significa integrare cultura, estetica e responsabilità sociale. Significa vedere l’arte del fare come processo e non come prodotto, come percorso di pensiero e non come semplice operazione manuale. Significa trasformare il gesto in narrazione, la materia in significato.
In un mondo dominato dalla produzione industriale di massa, l’alto artigianato si afferma quindi come paradigma strategico: è differenziazione culturale, identità territoriale, sostenibilità e innovazione. Non è nostalgia, ma visione. Non è conservazione sterile, ma progetto in divenire.
L’alto artigianato, visto come essere progetto, supera la dimensione della produzione per entrare in quella del pensiero incarnato nella materia. È un paradigma in cui cultura, esperienza e responsabilità si intrecciano, creando un modello di valore unico e sostenibile.

Essere progetto significa riconoscere che la materia non è neutra: ogni legno, ogni metallo, ogni fibra racconta storia, cultura e visione. È l’artigiano che diventa autore, la materia che diventa pensiero, il gesto che diventa cultura. Significa progettare relazioni, visioni e comunità, non solo oggetti. Ogni progetto diventa esperienza, ogni esperienza diventa memoria, ogni memoria diventa valore condiviso.

In sintesi, essere progetto è pensare, fare e vivere il design come cultura, responsabilità e visione. In questa prospettiva, l’artigianato non è solo mestiere, ma paradigma del futuro: un futuro che unisce estetica, cultura e innovazione, in un dialogo tra passato e contemporaneità.

 


 

Manifesto dell'Alto Artigianato
Pensiero, Valore, Futuro


1) Oltre la competenza c'è il Pensiero: L'artigiano è pensatore e innovatore, non mero esecutore.
2) La Cura Crea Valore: Ogni dettaglio, ogni gesto, trasforma la materia in preziosa esperienza.
3) Ricerca Continua: L'innovazione nasce dal dialogo con materiali, tecniche e nuove visioni.
4) Condivisione Genera Crescita: L'ibridazione con designer e professionisti eleva il "saper fare".
5) Il Manufatto è Esperienza: proporre storie, emozioni e unicità, non solo oggetti.
6) Autenticità Distintiva: In un mondo di massa, l'artigianato offre unicità irripetibile e narrazione vera.
7) L'Heritage è Innovazione: Il patrimonio culturale è la base per una continua reinvenzione
8) Tecnologia al Servizio dell'Arte: L'osmosi tra abilità artigianali e nuove tecnologie è la chiave del successo
9) Collectible Design, Nuova Vetrina: L'artigiano diventa autore, le opere pezzi d'arte funzionali.
10) Il Futuro è Artigiano: Il lavoro si crea, non si cerca, con dignità, orgoglio e creatività.





Tag: Essere Progetto Design Arte collectible



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 26 ottobre 2025

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