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Rong Studio: design tra tradizione e cultura in Cina

News — 14 marzo 2022

Intervista all'agenzia di design interdisciplinare con sede a Shanghai fondata da Zhang Lei, Jovana Bogdanovic e Christoph John.

Rong in cinese si riferisce all'idea di armonia e fusione. Rong Studio è un'agenzia di design interdisciplinare fondata da Zhang Lei, Jovana Bogdanovic e Christoph John che punta alla creazione di esperienze di marca olistiche e dirompenti fondendo sapientemente diverse discipline, dal branding e dal packaging design al product e space design. Il porfolio dello studio comprende una grande varietà di progetti, da grandi aziende internazionali a imprese locali, startup e progetti artistici. Li abbiamo intervistati per sapere come interpretano il ruolo del design italiano sul pubblico e sul settore creativo cinese. 

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Come va il vostro lavoro ultimamente? Avete in pista nuovi progetti in ambito design? Se sì, vi va di condividere con noi le principali novità e caratteristiche del vostro lavoro?
Christoph John: 
Recentemente stiamo lavorando a vari progetti. Stiamo progettando una sedia e un tavolo per bambini per una marca di mobili, alcune installazioni per le vetrine di vari negozi, delle installazioni artistiche e progetti di ricerca. Durante l'ultima mostra Design Shanghai abbiamo lanciato la collezione di sedie e interni An.  

Quale pensate sia il ruolo di Milano nel settore Design a livello internazionale e l'impatto della Milano Design Week?
Zhang Lei:
Io ho studiato automotive design alla Domus Design, in Italia nel 2009, Chris era nella mia classe, e ho incontrato Jovana alla mostra SaloneSatellite del Salone del Mobile di Milano, dove entrambi esponevamo. Naturalmente, la settimana del design di Milano è stata un punto di svolta nella mia vita. Cito la mia esperienza a Milano in quasi tutti i discorsi che faccio, perché l'Italia è stata per me come un enorme specchio. Mi ha permesso di comprendere il mio bagaglio culturale, per me che vengo dalla Cina, che vengo dalla cultura tradizionale cinese. Questa è la più grande illuminazione di vita che ringrazio Milano di avermi dato. Così nel 2010 sono tornato in Cina con Chris e Jovana e ho iniziato a studiare, ricercare e creare progetti basati sull'artigianato tradizionale cinese.

Chris: La Milano Design Week è sicuramente uno degli eventi di design più importanti di ogni anno. Per i designer è una piattaforma meravigliosa per presentare i propri lavori e progetti più recenti, ma anche una grande fonte di ispirazione e input per le menti creative. L'eccitante mix tra le mostre dei grandi marchi e le etichette artistiche underground rendono questo evento davvero unico e ogni anno diverso e memorabile.

Come pensate che la pandemia di Covid 19 influenzerà il Design, a livello locale, in Cina, e a livello globale?

Zhang Lei:
Abbiamo appena lanciato un progetto Rong Craft Material Lab a Guangzhou, utilizzando materiali artigianali tradizionali per interpretare le tendenze del design in Cina per l'anno successivo. La prima tendenza è "rottura e rinascita", la seconda è "annidamento", la terza è "pelle nuda" e la quarta è "new Tie-dyeing” (nuova tintura a nodi). Di queste quattro tendenze emerse, due sono chiaramente e direttamente collegate all'epidemia. Rottura e rinascita, perché il mondo è stato devastato dall'epidemia, ma la gente si aspetta ancora di vedere un barlume di sole e di speranza. Annidamento, perché l'epidemia ha permesso alle persone di passare più tempo a casa e di prestare più attenzione alla qualità e ai dettagli della loro vita in casa.

CJ: Questa pandemia mondiale ha scoperto e rivelato così tanti problemi e sfide che mai avremmo pensato di poter affrontare un giorno. Da un lato, il design può svolgere pienamente il suo ruolo di risolutore di problemi funzionali in molti settori e campi. Dall'altro lato, il design può cambiare il nostro punto di vista su come affrontare e vincere alcune di queste sfide, provando nuove strade e guadagnando fiducia piuttosto che accumulare frustrazione. In Cina la situazione è stata gestita in modo molto rigido e lineare fin dall'inizio della crisi. Così i designer locali hanno il grande vantaggio e l'opportunità di pensare un passo avanti e contribuire a creare soluzioni e teorie su come prevenire future pandemie, oltre ad essere preparati e consapevoli. In altre parti del mondo la situazione è ancora grave e frustrante. Le persone sono separate e spesso isolate. Le soluzioni creative per permettere alle persone di incontrarsi e comunicare hanno influenzato il mondo del design in modo significativo. In generale, questa crisi non è solo uno svantaggio ma un'opportunità soprattutto per le menti creative. I designer dovrebbero capire i problemi dietro questo tipo di minacce, aiutare a risolverli e comunicarli attraverso il proprio lavoro.

Jovana Bogdanovic: In effetti questo è un momento strano per il design. Siamo costretti a pensare a un nuovo approccio. Soprattutto l'idea di "più locale" è qualcosa che mi passa costantemente per la testa. Cerchiamo materiali locali, fornitori locali, produzione locale, ecc. L'ho trovato in realtà una buona cosa. La sostenibilità si fa strada in ogni direzione. 

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Secondo voi, in termini di concetto e creatività, il design italiano ha contribuito e ispirato il design cinese finora? Allo stesso modo, qual è il contributo e l'ispirazione del design cinese al design internazionale
ZL: È difficile per me rispondere alla domanda circa l’influenza del design italiano sulla Cina come paese, la domanda è troppo grande per me. Posso solo dire che dal mio punto di vista, osservo me stesso e il design che mi circonda. Il design di Patricia (Urquiola?) è una grande ispirazione per noi, ma il nostro design è lontano dal suo. Ciò che ci influenza è il modo in cui lei pensa al design e all'atto coraggioso del “fare design”, così come la continuazione e la sovversione della sua cultura.

CJ: La Cina sta imparando molto velocemente per quanto riguarda le tendenze e i mercati e come fondere i linguaggi di design stranieri nelle proprie creazioni. Il design italiano è sempre stato un punto di riferimento per i progettisti cinesi in termini di come combinare un linguaggio di design apparentemente senza sforzo e giocoso con materiali di alta classe e una qualità complessiva superiore. I designer cinesi stanno riscoprendo i loro valori culturali e la loro ricca eredità e li stanno ridisegnando nei loro stili di vita personali e contemporanei. Il design cinese sta ora cercando di bilanciare tradizione e futuro: come possono i nostri prodotti e servizi essere molto sofisticati e lungimiranti, ma allo stesso tempo rispettare i nostri valori, bisogni e desideri di base? Come può un futuro altamente sviluppato essere sostenibile? Designer, creativi e sviluppatori stanno cercando di dare una forma corale a questa visione. Questo potrebbe essere un futuro punto di riferimento per il design internazionale.

JB: Il mio mondo creativo non ha confini di cittadinanza. Mi piace pensare che le idee di design siano uno spirito libero, svincolato dalle tendenze, che il nucleo sia nella radice profonda dei materiali. Che dovremmo imparare i segreti dell'artigianato da differenti culture.  La Cina è un'ispirazione infinita, la nostra Rong Design Library raccoglie e documenta l'artigianato con la stessa idea per condividere e scombinare i confini del design.

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Cosa sperate di vedere sui social media di Fuorisalone prossimamente?

ZL:
Spero di vedere questo tipo di interviste a designer di tutto il mondo, perché alla Milano Design Week c'è quella concentrazione di designer provenienti da diverse culture del mondo che è la vera attrazione della Milano Design Week. 

CJ: Forse ci si potrebbe concentrare di più sulle idee piuttosto che sui prodotti. Troviamo il processo sempre molto interessante. Non serve nemmeno un prodotto finito vendibile, ma l'idea e il percorso potrebbero essere ancora più stimolanti. Stiamo tenendo da molti anni mostre che presentano designer, artisti e creativi di vari settori, esponendo le loro ricerche materiali, esperimenti e pensieri. Queste opere non mostrano una soluzione finale ma l'inizio di una storia o di un capitolo interno. Pensiamo che opere e creazioni come queste potrebbero essere presentate con più frequenza. 

Questo contenuto è realizzato in collaborazione con Digital To Asia





Tag: Digital To Asia Interviste



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 14 marzo 2022

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